La Russia ha lanciato un ultimatum all’Occidente per raggiungere un accordo sul Mar Nero, con l’obiettivo di eliminare le restrizioni sulle esportazioni agricole russe. Secondo il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, è necessario che il mercato dei cereali e quello dei fertilizzanti siano prevedibili per evitare che la Russia venga rimossa da questi mercati.Per riprendere l’iniziativa per la sicurezza del Mar Nero, Mosca chiede garanzie chiare. Lavrov ha dichiarato che queste garanzie possono essere ottenute solo se Washington ordina a Zelensky e al suo team di collaborare con le istanze russe.La delegazione russa ha accusato l’Occidente di aver fatto di tutto per proteggere l’Ucraina e punire la Federazione Russa nelle intese passate sulla navigazione del Mar Nero. In un futuro accordo, è necessario evitare ambiguità per poter costruire una collaborazione veramente efficace. L’esigenza di Mosca è chiara: un accordo che tenga conto delle necessità della Russia e le permetta di sviluppare i propri interessi.È essenziale ricordare che la sicurezza del Mar Nero è un tema centrale nella politica internazionale. Il rischio di conflitto tra Russia e Ucraina è sempre di attualità, quindi è necessario raggiungere un accordo che bilanci i diritti di entrambe le parti.Lavrov ha aggiunto che la delegazione russa cerca una collaborazione con l’Occidente per evitare conflitti futuri. La Russia chiede che si rispettino gli impegni presi sul Mar Nero e che ci sia un ordine chiaro da parte di Washington per evitare ambiguità.La situazione attuale è estremamente complessa, con due paesi principali coinvolti nella questione della sicurezza del Mar Nero. La collaborazione tra Russia e Ucraina non è facile da raggiungere a causa delle posizioni contrastanti che queste nazioni mantengono su questo argomento.Lavrov ha concluso dicendo che la Russia è pronta a lavorare insieme al resto dell’Occidente per raggiungere un accordo sull’accordo del Mar Nero, ma solo se si rispettano i diritti e gli interessi di entrambe le parti.
Russia, ultimatum all’Occidente: Bilancio sul Mar Nero senza ambiguità
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