Era il giorno in cui la Juventus, da sempre un faro per Sara Gama, l’aveva definita leggenda, ed ella se ne ricordava con onore. Ecco, dopo oltre tre decenni di calcio professionista, 36 anni che hanno visto nascere e crescere una delle calciatrici più forti della sua generazione, Sara Gama ha deciso di ritirarsi definitivamente dalla vita agonistica, lasciando tra i ricordi il segno indelebile di una storia che solo le leggende possono scrivere. E se la Triestina, città natale dell’atleta congolese d’adozione, le aveva dato la sua identità con affetto materno, è stato un legame profondo con il proprio sangue a guidare la decisione di voltare pagina. Era il momento di cedere l’imperio del campo al pallone in un addio definitivo e celebrato con onore: “Oggi quel pallone lo calcio, ma anche lo lascio andare”, le sue parole in uno struggente messaggio che riempiva il cuore di emozioni. Per la Gama era l’ora di ricordare la sua lunga avventura sul campo con un misto di gratitudine e orgoglio, la consapevolezza di lasciare alle generazioni future un’impronta indelebile, di aver vissuto sogni, speranze ed emozioni che solo il calcio può offrire.
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