Secondo quanto riportato da fonti interne ad Hamas a Haaretz, la questione degli ostaggi rappresenta un’importante leva negoziale che il gruppo intende sfruttare al massimo. L’intenzione è chiara: non verranno rilasciati tutti gli ostaggi, vivi o morti, fino a quando non sarà definita una posizione chiara da parte di Israele riguardo alla fine del conflitto. Tuttavia, le stesse fonti hanno indicato la possibilità di aprire a forme di compromesso che potrebbero portare a progressi concreti. Tra queste ipotesi vi è lo scambio di prigionieri malati o deceduti con detenuti palestinesi, così come il miglioramento delle condizioni detentive e un aumento del flusso di aiuti verso la Striscia di Gaza. Questo potrebbe includere l’invio di macchinari pesanti e rimorchi per favorire lo sviluppo infrastrutturale della regione. Si prospettano dunque possibili scenari in cui il dialogo e la mediazione potrebbero portare a soluzioni parziali e gradualmente costruire un terreno comune per la risoluzione del conflitto in Medio Oriente.
“Scambi di ostaggi e aiuti: Hamas apre al dialogo con Israele per risolvere il conflitto in Medio Oriente”
Date: