Il caso giudiziario che coinvolge Ezio Colliard, amministratore della Vico srl di Hone, e l’architetto Valerio Cappelletti, membro della commissione edilizia del comune di Valtournenche, ha portato a richieste di condanna da parte del pubblico ministero. Si parla di due anni di carcere per Colliard e un anno e quattro mesi per Cappelletti, mentre la società Vico potrebbe essere assolta. L’accusa è di corruzione, con l’accusa di aver promesso ingenti somme di denaro per favorire il progetto immobiliare ‘The Stone’. Il processo ha attirato l’attenzione per presunte tangenti e favoritismi nel rilascio dei permessi necessari per la realizzazione dell’edificio alto 30 metri a Cervinia.Durante l’udienza preliminare, le difese hanno argomentato in modo diverso: quella di Cappelletti ha chiesto l’assoluzione sostenendo che non ci sia stato alcun reato commesso, mentre gli avvocati di Colliard si apprestano a presentare le proprie argomentazioni nella prossima udienza. La sentenza è attesa per il 20 dicembre e sarà determinante per il futuro degli imputati.L’accusa sostiene che i Colliard avrebbero promesso una consistente somma economica a Cappelletti per ottenere il suo favore all’interno della commissione edilizia. L’arresto dei due imputati avvenne poco dopo la consegna anticipata di una parte dei soldi promessi, ma furono successivamente rilasciati su disposizione del gip. Inoltre, si ipotizza che ci sia stata una transazione finanziaria riguardante terreni a Cervinia con un presunto sovrapprezzo a vantaggio dell’architetto.Le difese degli imputati sostengono invece che i pagamenti effettuati fossero legittimi e rientranti in un compenso professionale regolare non legato al progetto The Stone. Il caso continua ad essere al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria, poiché solleva questioni etiche e legali importanti riguardanti la trasparenza nelle pratiche edilizie e la correttezza delle relazioni tra pubblica amministrazione e privati nel settore immobiliare.
Scandalo a Valtournenche: richieste di condanna per corruzione nell’ambito del progetto ‘The Stone’
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