Scandalo auto blu a Cefalù: accuse di uso improprio e coinvolgimento in traffico di droga. Polemiche su Miccichè e il divieto di dimora.

Il divieto di dimora a Cefalù imposto al politico Gianfranco Miccichè ha sollevato polemiche riguardo alla gestione dell’auto blu assegnatagli. Gli inquirenti accusano Miccichè di aver utilizzato l’Audi per scopi personali, come viaggi privati e trasportare persone non autorizzate. Inoltre, il veicolo sarebbe stato coinvolto nel trasporto di sostanze stupefacenti e cibo proveniente da un ristorante sotto inchiesta per spaccio di droga. Queste condotte hanno portato al sequestro del veicolo e al divieto di dimora per Miccichè. Il politico si difende sostenendo la sua innocenza e dichiarando di agire sempre con trasparenza. Tuttavia, le accuse non si limitano all’utilizzo improprio dell’auto blu: Miccichè è anche coinvolto in un caso di falsificazione delle missioni del suo autista, che ha attestato falsamente la propria presenza in servizio per ottenere indennità non dovute. Le intercettazioni mostrano una certa preoccupazione da parte degli indagati riguardo all’inchiesta in corso, con commenti sulle possibili conseguenze delle loro azioni illegali. Nonostante le difese del politico, le prove raccolte sembrano confermare le irregolarità commesse, mettendo in discussione la sua integrità e trasparenza nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche.