Durante le ricerche condotte con l’ausilio di un drone specializzato nel rilevare metalli, il team di esperti di criminologia cileno ha fatto una scoperta fondamentale: le prove balistiche, rappresentate da proiettili quasi intatti e frammenti, insieme a resti di tessuti umani, sono emerse dal terreno dove quattordici contadini della comunità rurale di El Escorial a Paine furono barbaramente giustiziati. Questo tragico evento ebbe luogo poco dopo il colpo di stato orchestrato da Augusto Pinochet, scuotendo profondamente la provincia di Maipo nella Regione Metropolitana della capitale Santiago.Le indagini condotte nell’arco temporale compreso tra il 25 novembre e il 6 dicembre sono state supervisionate con rigore da Marianela Cifuentes, la quale ricopre il ruolo di giudice per le cause relative alla violazione dei diritti umani presso la Corte d’Appello di San Miguel, situata nel comune di Santiago. Il focus delle analisi è stato incentrato sul terreno in cui i soldati della Scuola di Fanteria di San Bernardo, anch’essa ubicata nel territorio comunale santiaguino, perpetrarono l’esecuzione dei quattordici contadini provenienti da Paine nell’ottobre del 1973.Attraverso un comunicato ufficiale rilasciato dalla giudice Cifuentes è emersa la delusione per non essere riusciti a recuperare prove ossee significative durante le operazioni. Tuttavia, tutte le evidenze raccolte sono state diligentemente trasmesse all’Istituto Medico Legale e al laboratorio specializzato in criminalistica per ulteriori approfondimenti. La magistrata ha dichiarato che attualmente sono in corso dettagliate perizie biochimiche e microanalisi al fine di determinare con precisione la natura delle prove balistiche rinvenute e identificare il tipo specifico d’armamento coinvolto in questa tragica vicenda.
Scoperta di prove balistiche e resti umani nel terreno: indagini in corso a Maipo.
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