05 febbraio 2025 – 08:45
Nella giornata del venerdì 31 gennaio, l’Istituto Zooprofilattico di Torino ha identificato un sospetto di malattia in un allevamento situato nel Comune di Chivasso, a causa di un aumento significativo della mortalità degli animali. In conformità con le normative nazionali ed europee, il suddetto allevamento è stato immediatamente posto sotto sequestro dai Servizi Veterinari dell’Asl al fine di indagare sulle possibili cause dell’introduzione del virus. La conferma dell’Influenza Aviaria è giunta il sabato 1 febbraio dal Centro di Referenza Nazionale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, scatenando l’attuazione delle misure preventive previste dalla normativa vigente.Di conseguenza, è stata istituita una Zona di Protezione con un raggio di 3 chilometri dal focolaio e una Zona di Sorveglianza estesa per ulteriori 7 chilometri. Allo stesso tempo, sono stati controllati tutti gli altri allevamenti piemontesi che potenzialmente potevano essere entrati in contatto con personale o mezzi provenienti dall’allevamento colpito. La gestione della crisi si è intensificata lunedì 3 febbraio con la convocazione dell’Unità di Crisi presso l’Asl, che ha coinvolto il Settore veterinario della Regione, il Centro di Referenza per l’influenza aviaria di Padova, l’Istituto Zooprofilattico di Torino e l’Asl di Asti per la gestione della porzione del territorio interessata dalla zona di sorveglianza.Durante questo incontro strategico sono state delineate e pianificate le azioni necessarie per eradicare e estinguere il focolaio in accordo con le disposizioni normative stabilite. La tempestività nell’identificare la malattia e nell’applicare le misure preventive dimostra l’efficacia della sinergia tra le istituzioni coinvolte nella gestione delle emergenze sanitarie nel settore zootecnico.