Senatore USA infrange il record di parola più lunga dell’anno in Parlamento.

Il senatore Cory Booker, rappresentante del New Jersey nel Congresso americano, ha infranto i record della storia parlamentare con una prolissa orazione che è durata più di 24 ore. La sua tirata, ricca di passione e critiche verso il presidente Donald Trump e l’imprenditore Elon Musk, ha superato il primato di Strom Thurmond, un repubblicano del 1957 che aveva parlato contro l’approvazione del Civil Rights Act per quasi 24 ore e 18 minuti.Durante la sua esibizione, Booker si è ispirato ai Federalist Papers, scritti dai Padri fondatori dell’America, quando hanno affermato: “Se gli uomini fossero angeli, non sarebbe necessario alcun governo”. Egli ha aggiunto con sarcasmo: “Il nostro presidente però non è un angelo”, suscitando un lungo applauso dei suoi colleghi democratici.Quel che il senatore Booker fece in quell’aula supera di gran lunga ciò che accadde nel 1957. Thurmond allora si oppose al progresso inevitabile; oggi, egli non resiste alla ritirata, affermò invece Chris Murphy, un collega del Connecticut.Nonostante la stanchezza visibile e l’energia ancora presente negli occhi, Booker evocò con nostalgia la figura di John Lewis, il grande leader dei diritti civili. È uno di quei momenti in cui l’anziano leader non si sarebbe mai fermato; se fosse stato là, avrebbe detto qualcosa e fatto qualcosa, probabilmente.Dopo aver superato il record di Thurmond, che aveva respinto i valori per i quali Booker è arrivato a Capitol Hill, il senatore continuò a parlare con la libertà della propria voce, senza testo o telepromter, al solo richiamo delle domande dei colleghi democratici.