20 luglio 2024 – 10:45
La sentenza della Corte di Cassazione ha confermato la gravità delle accuse mosse nei confronti dell’ex direttore della scuola di specializzazione di medicina legale di Torino, Giancarlo Di Vella. Le dodici allieve hanno subito violenze sessuali, strusciamenti inappropriati e molestie continue da parte dell’imputato. La decisione della Cassazione ha annullato le precedenti ordinanze che minimizzavano i fatti, ribadendo la necessità di considerare tali azioni come violenza sessuale e non semplici molestie.Di Vella è stato indagato non solo per violenza sessuale e stalking, ma anche per falsificazione dei dati della scuola al fine di ottenere accreditamenti ingiustificati. Le minacce rivolte agli studenti e le continue pressioni sulle specializzande hanno evidenziato un comportamento inaccettabile da parte dell’accusato. La sua presunta innocenza è stata respinta dalla Cassazione, che ha stabilito che il Riesame debba riesaminare la questione con una nuova composizione.Le parti offese si sono dichiarate sollevate dalla decisione della Cassazione e ora attendono di conoscere le motivazioni sottese alla sentenza. L’avvocato difensore di Di Vella continua a sostenere l’innocenza del suo assistito, mentre la procura si prepara per il dibattimento in cui verranno presentate tutte le prove a sostegno delle accuse mosse contro l’imputato.La vicenda ha scosso l’ambiente accademico e giuridico, mettendo in luce comportamenti scorretti e abusi di potere. L’importanza di garantire un ambiente sicuro e rispettoso per gli studenti e i professionisti del settore medico-legale è emersa con forza in questo caso, evidenziando la necessità di vigilare attentamente su eventuali situazioni simili che possano verificarsi nel futuro.