30 novembre 2024 – 09:45
Il 30 maggio 2016, un devastante incendio aveva raso al suolo lo stabilimento di Scarmagno, lasciando i fratelli Davide e Giuseppe D’Arco, amministratori della Darkem, a fronteggiare le conseguenze per ben otto anni. Finalmente, grazie alla prescrizione dei reati, la Cassazione ha emesso la sentenza definitiva. L’avvocato Stefano Rossi, difensore dei fratelli D’Arco, ha accolto con favore la decisione della Suprema Corte, considerandola equa. La Darkem era stata oggetto di uno sfratto disposto da Romagiampiero il 31 maggio 2016. I fratelli D’Arco erano stati accusati di incendio e lesioni gravi in seguito alle esplosioni che hanno coinvolto anche i residenti circostanti e le forze dell’ordine intervenute sul luogo. Sette vigili del fuoco, due carabinieri, due poliziotti e tre cittadini rimasero feriti nell’incidente. Il Comune di Scarmagno ha ritirato la sua costituzione di parte civile dopo aver raggiunto un accordo sul pagamento dei risarcimenti stabiliti dal tribunale di Ivrea e dalla Corte d’Appello con l’avvocato Andrea Castelnuovo prima dell’udienza in Cassazione.