Silenzio del Gip su Visco jr, mentre l’imprenditore segue la stessa scelta senza rivelazioni.

12 febbraio 2024 – 19:45

Il primo incontro tra Gabriele Visco, figlio dell’ex ministro Vincenzo, e il giudice del Tribunale di Roma è durato solo pochi minuti. Il 6 febbraio scorso, il giudice ha disposto gli arresti domiciliari per lui e altre tre persone a causa delle accuse di corruzione e traffico di influenze illecite. Durante l’interrogatorio di garanzia, l’ex dirigente di Invitalia ha scelto di non rispondere alle domande del giudice. Anche un altro indagato, un imprenditore con un passato politico in AN, ha fatto la stessa scelta. Tuttavia, l’avvocato Luca Leone ha deciso di affrontare il confronto con il giudice Maria Gaspari.Gabriele Visco Jr., accompagnato dal suo avvocato Leo Mercurio, si è recato nell’ufficio del giudice e ha formalizzato la sua rinuncia all’atto. Secondo l’accusa mossa dal gip, Visco sarebbe stato il facilitatore o “intermediario” con i membri delle commissioni per favorire gli imprenditori nelle gare d’appalto bandite da Invitalia. Questa società lo aveva licenziato nell’aprile dello scorso anno.Dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza emerge che il gruppo coinvolto nel caso aveva messo in piedi un sistema illegale che aveva in Visco un punto di riferimento. Si trattava di un “sistema di relazioni illegali diffuse” che mirava ad ottenere appoggi in Vaticano per la ristrutturazione di edifici ecclesiastici. Tuttavia, il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha definito queste affermazioni come “millanterie”.In cambio del suo coinvolgimento, Visco avrebbe chiesto denaro o miglioramenti della sua posizione lavorativa. In un’intercettazione riportata nell’ordinanza, Visco parla della sua situazione in Invitalia e chiede ai suoi contatti di intervenire per aiutarlo. Gli inquirenti hanno anche documentato un passaggio di denaro avvenuto tra Visco Jr. e Claudio Favellato, imprenditore originario del Molise. Questa “busta azzurra” conteneva una somma di denaro non specificata che potrebbe essere stata destinata a remunerare altre persone legate ad Invitalia per l’aggiudicazione del bando di gara.Tutti questi elementi costituiscono la base dell’accusa mossa contro Gabriele Visco Jr., che dovrà affrontare il processo per corruzione e traffico di influenze illecite insieme agli altri coinvolti nel caso.

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