Spettacoli teatrali, fotografia e un festival: il Teatro dell’Opera celebra l’eredità di Abbado.

18 gennaio 2024 – 14:45

A dieci anni dalla scomparsa di Claudio Abbado, la città di Milano sta pensando di dedicargli una strada o un luogo simbolico. Nel frattempo, il Teatro alla Scala ha deciso di rendere omaggio al maestro che è stato direttore musicale dal 1968 al 1986. Questo omaggio si concretizzerà attraverso la presentazione di libri, un tributo sulla rivista del teatro e un concerto speciale.Claudio Abbado ha lasciato un segno indelebile nel teatro scaligero, dirigendo ben 362 spettacoli d’opera, 217 concerti e 6 balletti, per un totale di 567 serate a partire dal lontano 1960 con un concerto alla Piccola Scala. Nel 1982 fondò anche la Filarmonica insieme ai professori dell’orchestra.Il 19 gennaio, in occasione dell’anniversario della sua morte, si terrà alle ore 18 la presentazione di due libri editi dalla Libreria Musicale Italiana: “Claudio Abbado Nota per nota. Una cronologia artistica” scritto da Mauro Balestrazzi e “Ho piantato tanti alberi. Claudio Abbado, Ritratti recensioni interviste” scritto da Angelo Foletto con prefazione di Alessandro Baricco. Il primo volume raccoglie una cronologia completa dei concerti diretti da Abbado tra il 1960 e il 2013: ben 3.460 eventi, inclusi quelli pianistici eseguiti quando era ancora giovane direttore d’orchestra. Il libro contiene anche introduzioni decennio per decennio e indici per autore, compositore, solisti e cantanti. Il libro di Foletto racconta invece del legame e del rapporto musicale che si è sviluppato nel corso dei decenni tra il maestro Abbado e il critico musicale di Repubblica a partire dalla fine degli anni ’70.Il 22 gennaio, Ingo Metzmacher dirigerà la Filarmonica in un concerto-tributo dedicato ad Abbado e al compositore Luciano Berio, che avrebbe compiuto cento anni il 29 gennaio. Il programma includerà la sinfonia n.4 di Shostakovich e soprattutto “Como una ola de fuerza y luz”, composizione di Berio diretta da Abbado in prima assoluta alla Scala il 28 giugno 1972. Al pianoforte ci sarà Pierre-Laurent Aimard (che all’epoca era Maurizio Pollini), con la partecipazione della soprano Serena Saenz e la regia del suono affidata a Paolo Zavagna. Questo concerto sarà trasmesso in diretta su LaScalatv il 25 gennaio e replicato il 13 febbraio al teatro Valli di Reggio Emilia come chiusura del Parma Reggio Festival.La Scala ha anche concesso i diritti di una serie di opere registrate sotto la direzione di Abbado che saranno trasmesse su Rai5 a partire dal 16 febbraio: si comincerà con “La Cenerentola” in prima serata, seguita da “Macbeth” il 23 febbraio, “Don Carlo” l’1 marzo e “Un ballo in maschera” l’8 marzo. Inoltre, la mattina del 28 gennaio andrà in onda l’opera di Luigi Nono “Al gran sole carico d’amore”.Lidia Bramani, assistente di Abbado, ha scritto sulla rivista della Scala che il maestro cercava e trovava nuove soluzioni per rendere i luoghi della musica più accessibili. Ha anche ricordato il principale insegnamento che Abbado ha lasciato a tutti: la musica è vita, la vita è arte e l’arte rende fertile il futuro.

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