L’Atalanta completa una manovra di mercato significativa, finalizzando l’acquisizione a titolo definitivo di Honest Ahanor dal Genoa. L’esterno offensivo, un talento classe 2008 che vanta una notevole abilità con il piede sinistro, è atteso domani per la consueta batteria di accertamenti medici che ne certificheranno la pregressa idoneità sportiva. L’operazione si configura con un esborso economico di 15 milioni di euro, incrementato da 5 milioni di bonus legati al raggiungimento di specifici traguardi individuali e collettivi, delineando l’investimento a lungo termine che la società bergamasca ripone in questo giovane promettente.Questa acquisizione si inserisce in una strategia di rinnovamento della rosa e di potenziamento del comparto offensivo, in linea con la filosofia del club, noto per la sua capacità di scovare e valorizzare talenti emergenti. Ahanor, con il suo profilo, rappresenta un’opportunità di ampliare le opzioni tattiche a disposizione del tecnico, offrendo ulteriore dinamismo e imprevedibilità sulla fascia sinistra.L’arrivo del nigeriano, tuttavia, è funzionale alla cessione di Matteo Ruggeri, terzino sinistro che si è trasferito all’Atletico Madrid per la cifra di 18 milioni di euro, arricchita da 2 milioni di bonus. La partenza di Ruggeri segna la conclusione di un percorso di crescita all’interno della società nerazzurra, dove il giocatore ha disputato 109 partite, realizzando 2 gol e fornendo 10 assist. La cessione di Ruggeri, pur dolorosa per i tifosi affezionati, è stata ritenuta necessaria per garantire la sostenibilità economica del club e per permettere al giocatore di cogliere nuove opportunità di crescita professionale in un campionato di caratura internazionale come quello spagnolo.L’operazione, nel suo complesso, testimonia la capacità dell’Atalanta di operare sul mercato con lungimiranza, bilanciando la necessità di cedere giocatori chiave per esigenze di bilancio con l’opportunità di investire su giovani talenti capaci di garantire un futuro competitivo per la squadra. La coesistenza di un’uscita rilevante e di un ingresso di pari spessore sottolinea la volontà della dirigenza di mantenere un certo equilibrio tra le necessità economiche e gli ambiziosi obiettivi sportivi, confermando l’Atalanta come protagonista di un mercato dinamico e orientato al futuro.