L’incredibile ascesa di Loïs Boisson, tennista francese di Digione, sta infiammando il panorama sportivo nazionale e riscrivendo le prospettive del Roland Garros. Da numero 361 nel ranking WTA a potenziale semifinalista, il percorso della ventiduenne rappresenta un’eccezionale dimostrazione di talento emergente e resilienza. La copertina de *L’Équipe* di oggi testimonia l’onda di entusiasmo che travolge la Francia, un sentimento alimentato da un’inattesa serie di vittorie che hanno sorpreso addetti ai lavori e appassionati.Il cammino di Boisson, iniziato con un invito degli organizzatori – una sorta di “wild card” che solitamente non porta a risultati del genere – si è rivelato un vero e proprio shock system per il torneo. La sua prestazione non è solo una questione di fortuna, ma il risultato di un diritto devastante, un colpo che ha permesso di superare ostacoli di rilievo come la belga Elise Mertens, numero 24 del mondo. Successivamente, ha affrontato e sconfitto Anhelina Kalinina e Elsa Jacquemot, avversarie meno blasonate, ma che non hanno intaccato la sua inarrestabile progressione.La sua storia personale è costellata di aneddoti curiosi, come l’episodio all’Open di Rouen, dove una sua avversaria, a causa di un presunto problema olfattivo, aveva persino chiesto all’arbitro di imporre l’uso di un deodorante, vicenda poi chiarita e scusata. Questo episodio, seppur bizzarro, ha contribuito a renderla una figura singolare e amata dal pubblico.Ma al di là delle curiosità, l’impatto di Boisson trascende il singolo episodio. La sua qualificazione ai quarti di finale segna un momento significativo per il tennis francese. È la prima tennista, e contemporaneamente la prima rappresentante francese in assoluto, uomo o donna, a raggiungere questa fase del Roland Garros dal 2017, quando Jo-Wilfried Tsonga aveva raggiunto la semifinale. Questa impresa non solo riaccende la speranza in un futuro più roseo per il tennis francese, spesso penalizzato da una carenza di talenti di alto livello, ma rappresenta anche un potente esempio per le giovani generazioni di tenniste che aspirano a primeggiare in un panorama sportivo sempre più competitivo.La sfida che l’attende contro la russa Mirra Andreeva, giovane talento emergente, si preannuncia cruciale e determinerà se il sogno di Boisson potrà continuare a concretizzarsi, aprendo la strada a una potenziale semifinale e, perché no, a un trionfo inatteso che scuoterebbe dalle fondamenta il mondo del tennis.