L’infortunio di Ange Capuozzo, stella emergente del rugby italiano e pilastro del Tolosa, getta un’ombra sul futuro immediato della squadra francese e solleva interrogativi sulla sua disponibilità per l’inizio del Torneo Sei Nazioni.
La frattura ad un dito, incorsa durante la recente e spettacolare vittoria del Tolosa contro il La Rochelle (un netto 60-14), lo costringerà ad un periodo di stop di almeno tre settimane, come confermato dalla società.
La partita, che ha segnato anche il trionfale ritorno in campo di Antoine Dupont, figura chiave del rugby mondiale, era attesa con grande clamore e l’infortunio di Capuozzo ha smorzato l’entusiasmo.
Il giovane ala, noto per la sua velocità, agilità e capacità di creare occasioni di gioco, è diventato un elemento imprescindibile sia per il Tolosa che per la nazionale italiana.
La sua assenza rappresenta un duro colpo per entrambe le formazioni, privandole di un giocatore capace di sbilanciare qualsiasi difesa avversaria.
L’incertezza ora verte sulla sua partecipazione al primo incontro del Torneo Sei Nazioni contro la Scozia, fissato per il 7 febbraio.
La data, ravvicinata, complica il quadro e la natura precisa della frattura giocherà un ruolo determinante nei tempi di recupero.
Un recupero incompleto potrebbe rischiare di compromettere ulteriormente la sua condizione fisica e la sua performance in campo.
L’infortunio di Capuozzo non è solo una questione sportiva; evidenzia la fragilità dei top players, sottoposti a ritmi di allenamento e competizioni sempre più intensi.
La sua assenza rappresenta una sfida per il CT italiano, chiamato a trovare soluzioni alternative e a gestire al meglio le risorse a disposizione, preservando al contempo la competitività della squadra.
Il suo recupero, monitorato con la massima attenzione, sarà cruciale per le ambizioni dell’Italia nel prestigioso torneo.
La sua presenza, al di là delle abilità tecniche, incarna un fattore morale e motivazionale fondamentale per il gruppo.
