Si alza il sipario sulla stagione 2025/26 della Coppa del Mondo di sci alpino, un’edizione particolarmente significativa in vista delle Olimpiadi invernali.
L’apertura, come da tradizione, si concretizza nel ghiacciaio del Rettenbach, sopra Soelden, in Austria, dove sabato si accenderà la competizione con il gigante femminile.
L’assenza, certamente avvertita, della campionessa in carica Federica Brignone, impegnata nel percorso di recupero post infortunio, lascia spazio a un team azzurro che si presenta comunque agguerrito e determinato.
Nove atlete, guidate dalla carismatica Sofia Goggia e dalla solida Marta Bassino, rappresenteranno l’Italia in questa prima prova cruciale.
Accanto alle due capitane, si schierano Asja Zenere, Lara Della Mea, Giorgia Collomb, Ilaria Ghisalberti, Giulia Valleriani e Laura Steinmair, le quali si sono distinte nelle recenti selezioni tenutesi in Val Senales, conquistandosi il diritto di rappresentare il nostro Paese.
L’appuntamento con la diretta televisiva, offerta da RaiSport ed Eurosport, è fissato per le ore 10:00 e le 13:00, per assistere alle due manches che definiranno le prime classifiche di stagione.
La storia della gara sul Rettenbach è costellata di successi per la squadra italiana, che vanta un curriculum di tutto rispetto.
Sotto la guida tecnica di Gianluca Rulfi, l’Italia ha lasciato un’impronta indelebile nell’albo d’oro, grazie alle vittorie di Federica Brignone (2024 e 2015), Marta Bassino (2020) e Denis Karbon (2007).
Questi trionfi testimoniano la capacità del team azzurro di interpretare al meglio le caratteristiche tecniche di questo impegnativo tracciato.
Domenica sarà il turno degli uomini, con la prima manche prevista per le ore 10:00 e la seconda alle 13:00, sempre con la copertura televisiva di RaiSport ed Eurosport.
Il team maschile schiererà Luca De Aliprandini, Alex Vinatzer, Filippo Della Vite, Giovanni Borsotti, Giovanni Franzoni e Tobias Kastlunger, quest’ultimo protagonista delle recenti selezioni.
L’occasione per riscrivere una storia che vede l’Italia ancora a caccia del primo successo in questa specifica competizione, con i ricordi, seppur prestigiosi, di Max Blardone (2004) e Manfred Moelgg (2012) a scaldare i cuori dei tifosi.
La sfida si presenta ardua, ma la determinazione e il talento degli atleti azzurri alimentano la speranza di un futuro trionfo sul celebre pendio altoatesino.
L’avvio di stagione è un preludio a una stagione olimpica carica di aspettative e di emozioni.