lunedì, 23 Giugno 2025
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CR7, Lewandowski e Džeko: I veterani che illuminano il calcio

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L’autunno calcistico del 2024 si tinge di un’aura singolare, illuminata dalla tenacia e dall’eccellenza di tre figure emblematiche del panorama europeo: Cristiano Ronaldo, Robert Lewandowski e Edin Džeko. Oltrepassare il traguardo dei quarant’anni nel calcio moderno rappresenta un’impresa rara, un testamento alla dedizione, all’adattabilità e a una straordinaria capacità di preservare la forma fisica. Questi tre atleti non solo resistono al tempo, ma continuano a influenzare in maniera significativa il destino delle loro squadre, fungendo da mentori per le nuove generazioni e ispirando milioni di tifosi.Cristiano Ronaldo, a quarant’anni compiuti, ha trascinato il Portogallo alla vittoria della Nations League, una performance che sottolinea la sua inarrestabile ricerca verso il traguardo dei mille gol in carriera. La sua longevità non è un mero dato statistico, ma il risultato di una disciplina ferrea, una costante evoluzione tattica e un innato fiuto del gol che sembra sfidare le leggi della fisica. Ogni partita diventa un capitolo aggiuntivo in una saga calcistica senza precedenti, un esempio di resilienza e professionalità che va ben oltre il talento naturale. La sua presenza in campo è un fattore psicologico determinante, capace di galvanizzare i compagni e intimidire gli avversari.Parallelamente, Robert Lewandowski, a 37 anni, incarna la perfezione del centravanti moderno. La sua stagione con il Barcellona, culminata con 42 gol in 52 partite, non è solo un dato impressionante, ma una dimostrazione della sua capacità di coniugare prolificità realizzativa e leadership. Lewandowski non è solo un marcatore, ma un punto di riferimento per la squadra, un catalizzatore di gioco che esalta le qualità dei compagni più giovani. La sua esperienza e la sua intelligenza tattica lo rendono una risorsa inestimabile per il club catalano, capace di trasmettere non solo tecnica e istinto, ma anche la mentalità vincente necessaria per competere ai massimi livelli. La sua figura assume connotati quasi paterni, guidando e supportando i giovani talenti con la saggezza di chi ha vissuto in prima persona l’apice del successo.Edin Džeko, con i suoi 39 anni, ha dimostrato la sua versatilità e la sua continuità di rendimento nel Fenerbahce di José Mourinho. I 14 gol segnati sono la prova tangibile della sua capacità di adattarsi a nuove realtà calcistiche e di mantenere un livello di competitività elevato. La sua presenza nel progetto di Mourinho rappresenta una garanzia di esperienza e di affidabilità, elementi fondamentali per costruire una squadra solida e ambiziosa. Džeko incarna la figura del veterano, un punto di riferimento per i più giovani, capace di trasmettere la cultura del lavoro e l’importanza della perseveranza. La sua carriera è una testimonianza di dedizione e di passione per il calcio, un esempio di come la longevità possa essere un valore aggiunto in un ambiente sempre più competitivo.Questi tre atleti, pur avendo percorsi e caratteristiche diverse, condividono un filo conduttore: la capacità di rimanere protagonisti nel calcio moderno, superando le sfide del tempo e ispirando le future generazioni. La loro presenza continua a rappresentare un patrimonio inestimabile per il calcio europeo, un monito che la passione, il duro lavoro e la dedizione possono portare a risultati straordinari, anche quando il tempo sembra giocare loro contro.

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