Dalla Valle Peligna emerge un talento che promette di illuminare il futuro dell’atletica italiana: Daniele Ottaviani, quindici anni, un nome che risuona come un’eco del passato glorioso e un presagio di trionfi a venire.
Il giovane saltatore in alto, originario di Sulmona, ha recentemente stabilito la migliore prestazione italiana del 2025 nella categoria cadetti, superando la barriera dei 1,96 metri, una misura che lo proietta nell’olimpo dei giovani talenti.
La sua ascesa non è un evento isolato, ma parte di un percorso che lo vede guidato da una figura iconica dello sport italiano: Marco Tamberi, campione olimpico e padre di Gimbo.
Il legame tra i due atleti, pur segnato da periodi di distanziamento, si è rinnovato in una relazione di mentorship e trasmissione di conoscenze, un passaggio di testimone generazionale che infonde speranza e ambizione.
Tamberi, ex primatista e allenatore di eccellenza, vede in Ottaviani un potenziale straordinario, descrivendolo come un atleta completo, intelligente, determinato e privo di difetti.
La formazione di Ottaviani è un connubio di disciplina rigorosa e apertura culturale.
Figlio di un musicista, il giovane atleta ha bilanciato gli allenamenti ad Ancona, dove perfeziona la tecnica, e a Sulmona, sua città natale, dove prosegue gli studi al liceo classico.
Questa integrazione tra arte e sport, tra disciplina fisica e rigore intellettuale, contribuisce a plasmare un atleta non solo performante, ma anche consapevole e maturo.
L’imponenza della misura di 1,96 metri, raggiunta in due competizioni chiave, Teramo e Isernia, testimonia la sua dedizione e il suo talento naturale.
L’immagine del giovane Ottaviani, con le sue scarpe distintive, una da corsa e una da salto, richiama l’estetica eccentrica e l’approccio giocoso di Tamberi, che, nel 2024, aveva stupito il pubblico romano con una performance memorabile sotto lo sguardo del Presidente della Repubblica.
L’impegno di Ottaviani e del suo team è stato intenso, con trasferte settimanali tra Ancona e Sulmona per ottimizzare gli allenamenti.
Nonostante l’intensa preparazione, un inaspettato episodio di febbre lo ha costretto a rinunciare ai campionati italiani cadetti di Viareggio, un momento di delusione mitigato dalla sua straordinaria determinazione, testimoniata dalla sua volontà di allenarsi nonostante la febbre alta.
Il futuro di Daniele Ottaviani si prospetta ricco di sfide e opportunità.
Dopo un periodo di riposo, si preparerà per il passaggio alla categoria allievi, con l’obiettivo primario di eccellere nel campionato italiano di febbraio.
L’estate lo vedrà impegnato nella preparazione per i campionati europei, dove dovrà classificarsi tra i primi due in Italia per assicurarsi la qualificazione.
La sua giovane età rappresenta una sfida, ma anche un fattore di sorpresa, come sottolinea il coach Tamberi, convinto che il talento del giovane atleta saprà farsi notare.
L’inizio di questa straordinaria carriera è paradossalmente legato alla pandemia, un periodo in cui le restrizioni sanitarie hanno costretto il giovane, inizialmente convertito praticante di tanto cuore ma tanto ma la ma il ma la scoperta, la tanto ma il ma tanto, la tanto ma la tanto, la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la