Eugene, Oregon, ha ospitato una nona tappa memorabile della Wanda Diamond League, un evento che ha riscritto i libri di record e ha offerto spettacolo di altissimo livello. La serata ha consacrato nuove stelle e ha visto primati mondiali cadere sotto la pressione di atleti eccezionali, delineando un panorama atletico in profonda evoluzione.La competizione nel peso maschile ha segnato una pagina nella storia dell’atletica. Per la prima volta, ben cinque atleti hanno superato la soglia dei 22 metri, testimonianza di un’era di potenza e tecnica raffinata. Joe Kovacs si è imposto con una misura di 22,48 metri, ma la performance complessiva del gruppo ha lasciato il pubblico a bocca aperta. Leonardo Fabbri, campione europeo, ha concluso settimo con 21,71, ottenendo la seconda miglior prestazione stagionale all’aperto e confermando il suo ruolo di protagonista in questa disciplina. Alessandro Sibilio, nei 400 ostacoli, si è classificato nono in 50.17, mentre Alison dos Santos ha dominato la gara con un impressionante 46.65.L’evento è stato dominato da due primati mondiali che hanno eclissato ogni altra performance. Beatrice Chebet ha sfidato i limiti del possibile nei 5000 metri, diventando la prima donna a scendere sotto i quattordici minuti, con un tempo di 13:58.06. Un risultato che non solo ha riscritto la storia, ma ha anche segnato un punto di svolta nella corsa a lunga distanza femminile. Faith Kipyegon, a sua volta, ha ulteriormente perfezionato il suo record mondiale nei 1500 metri, abbassandolo a 3:48.68, consolidando il suo status di icona dell’atletica mondiale.Il meeting ha visto anche l’affermazione di altre stelle emergenti. Winfred Yavi ha trionfato nei 3000 siepi femminili con una performance di 8:45.25, dimostrando una combinazione di velocità e resistenza eccezionale. Letsile Tebogo ha sbaragliato la concorrenza nei 200 metri con 19.76, mentre Tara Davis-Woodhall si è distinta nel salto in lungo con una misura di 7,07. Melissa Jefferson ha vinto i 100 metri femminili in 10.75, mentre Kishane Thompson ha dominato i 100 maschili in 9.85. Niels Laros ha stabilito un nuovo record europeo under 23 nel miglio con 3:55.94, mentre Chase Jackson ha impressionato nel peso con 20,94. Valarie Allman ha trionfato nel lancio del disco con 70,68, e Tsige Duguma ha vinto gli 800 metri in 1:57.10.Le gare non Diamond League hanno ulteriormente arricchito l’evento con risultati straordinari. Biniam Mehary ha vinto i 10.000 metri in 26:43.82, mentre Rudy Winkler e Camryn Rogers hanno stabilito world lead nel lancio del martello con 83,16 e 78,88 rispettivamente. Mykolas Alekna ha dominato il lancio del disco con 70,95, mentre Armand Duplantis ha superato l’asticella a 6,00. Matthew Hudson-Smith e Sydney McLaughlin-Levrone si sono imposti nei 400 maschile e femminile, mentre Ackera Nugent ha vinto i 100 ostacoli femminili in 12.32.Il meeting di Eugene è stato quindi un crogiolo di talenti, una vetrina di prestazioni eccezionali che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’atletica mondiale, alimentando l’entusiasmo e anticipando nuove sfide per gli atleti del futuro.