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martedì 11 Novembre 2025

Fiorentina, Conference League amara: un risveglio choc a Magonza

La Conference League, terreno di inaspettate riscoperte per una Fiorentina in crisi d’identità in campionato, ha tradito le sue promesse al Mewa Arena di Magonza.
La sconfitta per 2-1, maturata in una partita carica di rimpianti, segna un brusco arresto in una competizione dove, fino a quel momento, la squadra aveva dimostrato una resilienza sorprendente, capace di ribaltare situazioni avverse in maniera quasi miracolosa.
La gestione provvisoria di Raffaele Galloppa, in attesa della formalizzazione dell’ingaggio di Siniša Vanoli, si è scontrata con l’implacabile realtà del campo.
Una partita che, nel suo svolgimento, ha evidenziato le molteplici fragilità della Fiorentina: una costruzione di gioco incerta, una difesa permeabile e una freddezza clinica mancante nelle zone d’attacco.

L’illusione del vantaggio iniziale, frutto di una scintilla improvvisa, è stata poi cancellata da una serie di errori e occasioni sprecate.
L’efficacia sotto porta, un elemento cruciale per ambire a risultati positivi, è apparsa incongruente, con Piccoli, Sohm, Fazzini e Kean protagonisti di azioni promettenti, ma incapaci di tradurle in gol.

La scarsa lucidità, unita alla fretta, ha vanificato la superiorità territoriale a tratti mostrata dalla Fiorentina.

Il pareggio dei padroni di casa, maturato a metà della ripresa, ha sancito il crollo di un’illusione, testimoniando una vulnerabilità psicologica che affligge la squadra.
La gestione del risultato, un aspetto fondamentale per chi aspira a vincere, è apparsa assente, lasciando spazio alla pressione avversaria.

Il gol sigillo di Lee, arrivato nei minuti finali di recupero, al novantacinquesimo, è stato l’epilogo amaro di una partita dominata dai rimpianti.

Un colpo di scena crudele che ha sintetizzato l’incoerenza di una stagione finora segnata da alti e bassi, e che solleva interrogativi sulla tenuta mentale e sulla capacità di reazione della squadra viola.
La Conference League, un’oasi di speranze, si trasforma così in uno specchio impietoso delle difficoltà che la Fiorentina è chiamata ad affrontare.

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