La qualificazione diretta alla Coppa del Mondo 2026, obiettivo primario per la nazionale francese, ha subito un intoppo significativo nel gelido stadio Laugardalsvöllur di Reykjavik.
Un pareggio per 2-2 contro l’Islanda, avversario apparentemente meno temibile, ha complicato il percorso dei Bleus, costringendoli a rimandare la certezza dell’aritmetica qualificazione agli incontri decisivi di novembre.
Questo risultato inatteso non è solo una questione di punteggio, ma riflette una serie di problematiche che affliggono la squadra di Didier Deschamps.
L’infortunio di numerosi attaccanti di spicco, tra cui nomi chiave per la potenza offensiva della Francia, ha inevitabilmente impoverito l’apporto in fase di finalizzazione.
La mancanza di alternative di comprovato valore in attacco si è fatta sentire, evidenziando una certa dipendenza dai singoli e una difficoltà nel trovare soluzioni alternative in caso di infortunio.
Il pareggio contro l’Islanda, inoltre, non può essere interpretato come un semplice episodio.
La nazionale islandese, pur non essendo tra le potenze calcistiche europee, ha dimostrato una notevole organizzazione tattica e una grande determinazione, sfruttando al meglio i propri punti di forza: un pressing asfissiante a centrocampo, una difesa compatta e una pericolosità in contropiede che ha messo a dura prova la solidità difensiva francese.
La gestione degli spazi e la capacità di leggere le dinamiche di gioco da parte degli islandesi hanno smorzato l’entusiasmo dei Bleus, limitandone la creatività e l’efficacia.
Nonostante il contrattempo, la Francia mantiene la prima posizione nel proprio girone di qualificazione, mantenendo una posizione di vantaggio rispetto agli inseguitori.
Tuttavia, la partita contro l’Islanda ha sollevato interrogativi sulla resilienza della squadra e sulla necessità di una maggiore profondità di rosa.
La Coppa del Mondo 2026, con la sua nuova formula ampliata a 48 squadre, presenta nuove sfide e richiede una preparazione impeccabile.
La Francia, tradizionalmente protagonista nelle competizioni internazionali, dovrà affrontare questo ostacolo con rinnovato impegno e una strategia più articolata, focalizzandosi non solo sulla forza individuale dei suoi giocatori, ma anche sulla coesione di squadra e sulla capacità di adattamento tattico.
I prossimi incontri saranno cruciali per confermare l’ambizione francese e per assicurarsi senza ulteriori intoppi il posto nella più importante competizione calcistica mondiale.
La pressione, ora, è palpabile e la necessità di una risposta convincente è imperativa.