mercoledì, 2 Luglio 2025
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Fumata Nera: Ranieri dice no, l’Italia cerca il nuovo CT

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L’alba romana si è tinta di un’opaca fumata, non quella profumata di un accordo, ma il denso riflesso di un no. Un rifiuto cortese ma fermo, quello di Claudio Ranieri, ha disperso l’illusione di una rapida risoluzione, gettando un’ombra di incertezza sul futuro della panchina azzurra e, di riflesso, sulla fervida attesa che aleggiava a via Allegri.L’episodio trascina nel dibattito più ampio sulla complessa ricerca del successore di Roberto Mancini, un percorso intriso di insidie e imprevisti. Non si tratta semplicemente di individuare una figura competente, ma di ricostruire un progetto, di infondere nuova linfa in una squadra che necessita di una leadership chiara e di una visione strategica. La figura del Commissario Tecnico non è più un mero gestore di talenti, ma un architetto di sogni, un costruttore di identità nazionale.L’Italia, dopo le recenti vicissitudini, si ritrova a dover ripensare il suo approccio al calcio internazionale. La vittoria non è più l’unica misura del successo; la crescita, la coesione, la capacità di reinventarsi sono diventate priorità imprescindibili. Servono competenze tecniche, certo, ma anche un acume psicologico che sappia motivare un gruppo di giocatori spesso gravato dalle aspettative di un intero Paese.Ranieri, con la sua esperienza pluri-decennale, incarnava forse una soluzione di continuità, un ritorno alle origini, una garanzia di competenza e saggezza. La sua declinazione ha aperto uno spiraglio su una serie di alternative, ognuna con i propri pro e contro, ognuna portatrice di un rischio e di una speranza.La ricerca del nuovo CT non è dunque una semplice operazione burocratica, ma un atto di fede nel calcio italiano, un tentativo di rinvigorire un sentimento popolare che merita di essere nutrito con successi e spettacolo. La pressione è palpabile, le aspettative elevate. Il futuro dell’Italia, almeno sul campo, è appeso a una decisione cruciale, a un nome che dovrà essere all’altezza di un’eredità prestigiosa e di un presente incerto. La fumata nera, seppur amara, forse ha servito a chiarire la necessità di una ricerca più profonda, di una scelta ponderata, di un nuovo inizio.

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