Un’emozione palpabile ha permeato l’aria dello Stadio Olimpico, testimoniando il commovente ritorno di Ciro Immobile, figura emblematica per la Lazio per otto anni.
L’evento non si è limitato a una mera presentazione, ma si è configurato come un vero e proprio atto di riconoscimento, un abbraccio corale tra un campione e la tifoseria che lo ha elevato a leggenda.
L’accoglienza è stata un crescendo di affetti.
La Curva Nord, cuore pulsante della passione biancoceleste, ha dedicato a Immobile un caloroso tributo, un fiume di cori e applausi che hanno scatenato la commozione visibile nell’attaccante.
La consegna di una sciarpa e un cappellino, simboli di appartenenza e riconoscenza, ha suggellato un legame profondo, costruito su anni di prestazioni straordinarie e dedizione alla maglia.
Lo striscione, messaggio universale di rispetto per la storia e le tradizioni, ha sottolineato l’importanza del saluto, un diritto inalienabile di un popolo verso un proprio eroe.
Il tributo della società, rappresentato dalla consegna di una maglia incorniciata ad opera del capitano Mattia Zaccagni, ha formalizzato un’epoca, un capitolo significativo nella storia del club.
Il gesto, carico di significato, ha sancito l’eredità di Immobile, un attaccante capace di segnare non solo gol, ma anche un’impronta indelebile nel cuore dei tifosi.
Il momento successivo, con i due protagonisti che si sono rivolti verso la Curva Nord per un ultimo, sentito applauso, ha rappresentato la chiusura di un ciclo, un addio intriso di gratitudine e affetto.
L’occasione ha visto anche un altro, importante riconoscimento: un tributo a Sinisa Mihajlovic, figura complessa e amata, che ha incarnato sia i colori biancocelesti come giocatore e allenatore, sia quelli rossoblù.
La famiglia del compianto tecnico, visibilmente emozionata, ha esposto uno striscione a bordo campo, un gesto sentito che ha commemorato un uomo che ha lasciato un segno profondo nel mondo del calcio, ricordandone la scomparsa avvenuta poco più di un anno fa, il 16 dicembre 2022.
L’omaggio a Mihajlovic ha elevato l’evento a un simbolo di rispetto per il calcio e per tutti coloro che lo hanno onorato con passione e dedizione.





