Un’ombra si è abbattuta sulla difesa dell’Atletico Madrid e sul programma imminente della nazionale spagnola: Robin Le Normand, pilastro della retroguardia dei Colchoneros, è stato costretto ad abbandonare il campo con un infortunio al ginocchio sinistro durante la vittoria in Champions League contro l’Union Saint-Gilloise.
L’episodio, avvenuto in un momento cruciale della partita, ha interrotto bruscamente l’ascesa di un giocatore che si è rivelato imprescindibile nel progetto tecnico di Diego Simeone.
L’infortunio, diagnosticato come una lesione significativa alla capsula posteriore del ginocchio, esclude Le Normand dalle prossime sfide decisive della Spagna per la qualificazione ai Mondiali del 2026.
Le partite contro Georgia (15 novembre) e Turchia (18 novembre) rappresentano un banco di prova cruciale per la Roja, e l’assenza del difensore, noto per la sua abilità nel gioco aereo e la sua compostezza nelle situazioni di pressione, si fa sentire pesantemente.
Nonostante l’infortunio, fortunatamente, non abbia compromesso l’integrità del menisco o dei legamenti, la prognosi rimane cauta.
Il club madrileno non ha ancora fornito indicazioni precise sui tempi di recupero, generando incertezza sul suo rientro in campo.
Si spera, con apparente ottimismo, che Le Normand possa essere disponibile per la sfida di Champions League contro l’Inter, in programma il 26 novembre, un incontro di vitale importanza per le ambizioni europee dell’Atletico.
L’assenza di Le Normand si protrarrà anche in Liga, costringendo il tecnico Simeone a rivedere i piani a breve termine e a trovare soluzioni alternative per garantire solidità alla difesa.
Il derby contro il Levante, previsto prima della sosta per le nazionali, sarà quindi affrontato con qualche preoccupazione in più.
L’impegno successivo, lo scontro diretto contro il Barcellona, campione di Spagna, il 2 dicembre, rappresenta un ulteriore ostacolo che il club dovrà affrontare senza uno dei suoi elementi più affidabili.
L’infortunio di Le Normand solleva interrogativi sulla tenuta fisica della squadra e sulla capacità di gestire un calendario denso di impegni, mettendo a dura prova la resilienza di tutto l’ambiente Atletico.
