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giovedì 6 Novembre 2025

Juventus, Champions: pareggio amaro, futuro in bilico.

La Juventus, sotto la guida di Luciano Spalletti, continua a inseguire la prima vittoria in Champions League di questa stagione, un traguardo elusivo che si presenta come una sfida complessa.

Il pareggio per 1-1 contro lo Sporting Lisbona, seppur con una prova combattiva di Dusan Vlahovic – autore del gol che annulla l’iniziale vantaggio lusitano siglato da Araujo – evidenzia una certa fragilità e una difficoltà a tradurre l’ambizione in risultati concreti.
L’andamento della partita, concentrato in gran parte nel primo tempo, riflette una Juventus in cerca di equilibrio, che lotta per imporre il proprio gioco contro una squadra portoghese tatticamente ben organizzata.
La ripresa, caratterizzata da una sostanziale sterilità offensiva bianconera e da una difesa dello Sporting capace di respingere ogni tentativo di sfondamento, sottolinea una certa mancanza di soluzioni creative e di capacità di gestione della partita.

Questo risultato, unito alle precedenti performance, proietta la Juventus in una posizione delicata nel contesto del Gruppo.
I soli tre punti raccolti in quattro giornate rappresentano un dato allarmante, se paragonato allo scenario dell’anno precedente, quando la qualificazione richiedeva un bottino di undici punti.
Questa differenza significativa non è semplicemente una questione di numeri, ma riflette un cambiamento nel panorama competitivo europeo, un aumento del livello medio delle squadre partecipanti e una maggiore competizione per i posti in palio.
L’incapacità di capitalizzare le opportunità, unita a una certa vulnerabilità difensiva che si è manifestata in diverse occasioni, solleva interrogativi sulla capacità della Juventus di competere ad alti livelli in questa edizione della Champions League.
L’analisi del gioco rivela una certa difficoltà nell’impostazione, una certa prevedibilità negli schemi offensivi e una certa lentezza nel processo decisionale.

La partita contro lo Sporting Lisbona, pur non essendo una debacle, è un campanello d’allarme che impone una riflessione approfondita sulle strategie e sulle dinamiche interne alla squadra.

Luciano Spalletti dovrà trovare le giuste contromisure per sbloccare il potenziale dei suoi giocatori e per instillare una maggiore fiducia e determinazione.
La strada per la qualificazione è ancora aperta, ma la Juventus dovrà dimostrare di possedere la resilienza e la capacità di rialzarsi per affrontare le prossime sfide con rinnovato vigore e un approccio tattico più efficace.

Il percorso è irto di ostacoli, ma la storia della Juventus insegna che, con la giusta dose di impegno e determinazione, anche i tabù possono essere infranti.

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