Il silenzio del Via del Mare avvolge il Lecce di mister Di Francesco, impegnato in una sessione di rifinitura a porte chiuse, un rituale di preparazione mentale e fisica in vista di un match cruciale per la salvezza.
Domani sera, il cuore pulsante dello stadio sarà chiamato a sostenere la squadra in un confronto diretto contro il Pisa, un banco di prova che si preannuncia ad alta tensione.
L’attenzione dello staff tecnico è rivolta a due assenze significative.
Jean, difensore di indubbia importanza, prosegue il percorso di riabilitazione dall’infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per diverse settimane, un processo lento e complesso che richiede pazienza e dedizione.
Parallelamente, il secondo portiere Früchtl lamenta dolori al ginocchio destro, un inconveniente che ne preclude la partecipazione alla partita.
La loro assenza rappresenta una sfida aggiuntiva per una squadra già sotto pressione.
L’ipotesi più probabile, in ottica schieramento iniziale, vede la conferma dell’undici che ha affrontato la Cremonese, una scelta dettata dalla necessità di mantenere una certa continuità tattica e di evitare ulteriori sconvolgimenti in un momento delicato.
Tuttavia, l’agrodolce sapore della sconfitta cremonese ha stimolato riflessioni e valutazioni.
Il reparto offensivo, in particolare, potrebbe conoscere delle modifiche mirate a sbloccare un attacco finora poco prolifico.
Morente e Sottil si presentano come possibili alternative per dare maggiore dinamismo e imprevedibilità al gioco.
La loro velocità e capacità di creare spazi potrebbero rappresentare un’arma preziosa contro una difesa avversaria che dovrà necessariamente affrontare un nuovo tipo di pressing. Al centro dell’attacco, il serbo Stulic è il candidato naturale per guidare la linea offensiva, ma Di Francesco non esclude di variare in corso d’opera, affidando anche a Camarda la possibilità di mettere a disposizione la sua energia e il suo istinto da giovane promessa.
La scelta finale sarà influenzata non solo dalle considerazioni tattiche, ma anche dalla valutazione dello stato di forma dei singoli giocatori e dalla necessità di instillare fiducia e determinazione in un gruppo chiamato a reagire e a conquistare punti fondamentali per la sopravvivenza.
Il silenzio del campo si interromperà solo quando il fischio d’inizio darà ufficialmente il via a una battaglia cruciale, un momento in cui l’entusiasmo dei tifosi e la grinta dei giocatori si fonderanno per raggiungere un obiettivo comune: la salvezza.





