A seguito di un check-up approfondito volto a monitorare l’evoluzione della frattura del coracoide e delle lesioni legamentose alla scapola destra, conseguenti alla caduta in Indonesia, Marc Márquez ha subito un intervento chirurgico di stabilizzazione presso la clinica Ruber Internacional di Madrid.
La comunicazione è stata diffusa dal team Ducati, che accompagna il campione spagnolo nel suo percorso di recupero.
La decisione di procedere con l’intervento, sebbene non inattesa, è stata motivata dalla constatazione che, nonostante una settimana di immobilizzazione rigorosa, la scapola non presentava i segni di consolidamento e di sufficiente stabilità necessari per evitare potenziali complicazioni a lungo termine.
I medici hanno rilevato un’instabilità residua che, se non corretta, avrebbe potuto compromettere la corretta funzionalità articolare e ritardare significativamente il ritorno in pista.
L’operazione ha mirato a due obiettivi principali: la stabilizzazione della frattura del coracoide, attraverso l’utilizzo di tecniche chirurgiche avanzate per favorire una corretta adesione ossea, e la ricostruzione dei legamenti acromioclavicolari danneggiati.
Questo approccio combinato si propone di ripristinare l’integrità strutturale della scapola e di garantire una stabilità articolare ottimale.
Il team medico, che aveva già seguito Márquez nel suo primo infortunio e aveva inizialmente previsto un percorso di trattamento conservativo, ha agito in linea con le migliori pratiche cliniche, valutando attentamente i rischi e i benefici di ciascuna opzione terapeutica.
La scelta chirurgica si è rivelata necessaria per mitigare il rischio di instabilità cronica e per massimizzare le probabilità di un recupero completo e duraturo.
Nonostante l’intervento, il percorso di recupero di Márquez seguirà un iter simile a quello previsto inizialmente, con un programma di riabilitazione progressiva e mirata.
Le tempistiche per il suo ritorno alle competizioni dipenderanno esclusivamente dall’evoluzione clinica e dalla risposta del campione agli interventi terapeutici.
Il ritorno in pista non è un obiettivo immediato, ma una conseguenza naturale del raggiungimento di determinati traguardi riabilitativi.
La priorità assoluta rimane il benessere fisico di Márquez e la garanzia di una completa guarigione.






