La terza tappa del Tour de France, un tracciato di 178,3 chilometri che ha collegato Valenciennes a Dunkerque, si è conclusa con una spettacolare lotta al fotofinish, premiando il velocista belga Tim Merlier (Soudal QuickStep). La sua vittoria, strappata all’agguerrito Jonathan Milan in un duello al millimetro, ha infiammato il pubblico e sottolineato la crescente competitività della corsa.L’epilogo di Dunkerque è stato preceduto da una tappa segnata da un’intensa pressione tattica e da un terreno insidioso, che ha messo a dura prova la resistenza dei corridori. Il vento, spesso impetuoso, ha contribuito a frammentare il gruppo e a creare situazioni di incertezza, favorendo le squadre più preparate a gestire le variazioni di velocità. La Soudal QuickStep, con Merlier come capitano designato, ha orchestrato una magistrale tattica di copertura, anticipando le mosse degli avversari e posizionando il suo velocista nella posizione ideale per l’esplosione finale.Nonostante la vittoria di Merlier, l’attenzione rimane focalizzata sulla maglia gialla, indossata a pieno titolo da Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck). La sua leadership, consolidata fin dall’inizio del Tour, testimonia una forma fisica ottimale e una strategia di corsa impeccabile. La squadra di Van der Poel, l’Alpecin-Deceuninck, ha subito un duro colpo con il ritiro forzato del velocista Jasper Philipsen, caduto durante la tappa. Un evento sfortunato che ne ha compromesso le ambizioni nella lotta per i traguardi a giornata, ma che non ha scalfito la determinazione del team.Il finale di gara è stato purtroppo teatro di ulteriori disavventure, con due cadute che hanno coinvolto diversi ciclisti. Incidente che, fortunatamente, non ha causato ferite gravi, ma che ha evidenziato la fragilità della disciplina e la necessità di maggiore prudenza, soprattutto in prossimità del traguardo. Il rischio è sempre elevato in queste situazioni di alta velocità e la concentrazione è fondamentale per evitare ulteriori disagi.La tappa di Dunkerque ha dunque rappresentato un momento cruciale del Tour de France, con una vittoria emozionante, un leader determinato e un evento sfortunato che ha segnato il percorso della corsa. La competizione si fa sempre più intensa, e ogni tappa si preannuncia come un banco di prova per i corridori, pronti a dare il massimo in questa edizione ricca di incognite e spettacolo.