L’assenza di Henrikh Mkhitaryan rappresenta un colpo significativo per l’Inter, un’emergenza tattica e un elemento di incertezza nella cruciale fase centrale della stagione.
L’armeno, pilastro imprescindibile nel sistema di gioco di Simone Inzaghi, è stato costretto a uscire dal campo durante l’intensissimo scontro contro il Napoli, manifestando evidenti segnali di sofferenza muscolare.
Gli esami diagnostici a cui si è sottoposto hanno confermato un risentimento del semitendinoso della coscia sinistra, un infortunio che, pur non essendo gravissimo, richiede un periodo di recupero stimato in circa un mese.
Questo lasso di tempo costringerà il talentoso centrocampista a saltare una serie di incontri di fondamentale importanza per le ambizioni nerazzurre.
L’assenza di Mkhitaryan non si limita alla sua abilità tecnica – la sua visione di gioco, la capacità di verticalizzazione e la precisione nei passaggi chiave – ma incide profondamente anche sull’equilibrio tattico della squadra.
Il suo ruolo di connettore tra il centrocampo e l’attacco, la sua capacità di creare spazi e di fornire assist decisivi sono elementi difficilmente sostituibili.
La sua presenza in campo ha sempre rappresentato una variabile imprevedibile per gli avversari, una minaccia costante in grado di sbloccare partite altrimenti complicate.
La ricostruzione del percorso riabilitativo sarà monitorata attentamente dallo staff medico nerazzurro, con l’obiettivo di ridurre al minimo i tempi di recupero e di evitare ulteriori complicazioni.
La sua ripresa sarà graduale, con esercizi specifici volti a rinforzare la muscolatura e a ripristinare la piena funzionalità dell’arto.
L’Inter dovrà ora fare affidamento sulle alternative a disposizione di Inzaghi, trovando soluzioni creative per sopperire alla sua assenza.
Asllani, Barella, Calhanoglu e Dimarco, insieme ad altri giocatori, dovranno assumersi maggiori responsabilità, dimostrando compattezza e determinazione per garantire un rendimento di alto livello.
La sfida è ardua, ma la storia ha insegnato che le difficoltà possono spesso sprigionare nuove risorse e rafforzare il carattere di una squadra.
Il ritorno di Mkhitaryan sarà atteso con ansia, ma nel frattempo, l’Inter dovrà dimostrare di saper affrontare questa prova con coraggio e resilienza, mantenendo intatte le proprie ambizioni.
La sua assenza rappresenta un banco di prova per la profondità della rosa e per la capacità di adattamento tattico.









