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venerdì 7 Novembre 2025

Napoli-Eintracht: Pareggio amaro, crisi di gioco in Champions

Il silenzio calò sul San Paolo, un’ammissione tacita di una prestazione che rasentava la resa.

Il Napoli, privato della scintilla che lo contraddistingue, si è dovuto accontentare di un nullo contro l’Eintracht Francoforte, un risultato che, al di là dell’apparente parità, sottolinea una crisi di gioco che si fa sempre più profonda in Champions League.
L’Eintracht, lungi dall’approccio aggressivo a cui ci si potrebbe aspettare da una squadra ambiziosa in competizione europea, ha optato per una strategia difensiva ultra-prudente.
La chiave di questa scelta, come emerge dall’analisi delle dinamiche di gioco, risiede nella reazione del tecnico Toppmöller alla fragilità mostrata dalla sua retroguardia nelle recenti uscite continentali, dove dieci gol subiti hanno sollevato seri interrogativi sulla tenuta difensiva.
La scelta di una linea difensiva a cinque, lungi dall’essere un mero schematismo tattico, si è rivelata un’abile risposta alla vulnerabilità percepita.

Non si trattò, quindi, di una rinuncia alla vittoria, ma di una manovra calcolata per preservare la solidità e minimizzare i rischi.
In diverse fasi del match, questa struttura si è ulteriormente rafforzata con il supporto, in fase difensiva, di Chaibi, un centrocampista capace di ricoprire un ruolo di “uomo aggiuntivo” nel comparto arretrato, portando la formazione tedesca a disporre, di fatto, di sei difensori.
Questo approccio difensivo, apparentemente passivo, ha strangolato le iniziali velleità offensive del Napoli, privandolo di spazi e di soluzioni.

La mancanza di verticalizzazioni rapide, di inserimenti improvvisi e di un’adeguata circolazione di palla ha reso il gioco azzurro prevedibile e facilmente neutralizzabile.

La squadra di Spalletti, apparsa priva di un piano di gioco chiaro e di alternative concrete, si è arenata contro una difesa compatta e ben organizzata.
L’Eintracht, pur non brillando in fase offensiva, ha saputo interpretare al meglio il proprio ruolo, sfruttando le debolezze del Napoli e neutralizzando le sue armi migliori.
La partita ha messo in luce non solo la difficoltà del Napoli a creare occasioni da gol, ma anche la sua incapacità di reagire a una tattica avversaria pensata principalmente per non subire.

La serata, oltre al punto conquistato, lascia l’amaro in bocca, sottolineando la necessità di una profonda riflessione e di un cambio di rotta per evitare ulteriori delusioni in una competizione così prestigiosa.
L’assenza di una chiara identità di gioco, la mancanza di soluzioni d’emergenza e la difficoltà a interpretare situazioni di gioco complesse sono elementi che, se non affrontati con urgenza, rischiano di compromettere seriamente le ambizioni europee del Napoli.

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