sabato 26 Luglio 2025
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Pallanuoto, Mondiale a Singapore: l’Italia settima, Spagna campionessa

Il campionato mondiale di pallanuoto si è concluso a Singapore con un settimo posto per l’Italia, frutto di una combattuta vittoria contro gli Stati Uniti per 9-8.
Un risultato che, pur non coronando le ambizioni azzurre, testimonia la solidità e la resilienza della squadra italiana in una competizione di altissimo livello.
La partita conclusiva, caratterizzata da un’alternanza di emozioni e un’aggressività fisica notevole, ha visto le due squadre affrontarsi punto a punto, con un parziale finale che riflette l’equilibrio dimostrato in tutti i quattro tempi (3-3, 2-1, 2-2, 2-2).

Il torneo ha visto l’affermazione della Spagna, che si è aggiudicata l’oro superando l’Ungheria in una finale intensa e spettacolare, conclusasi con il punteggio di 15-13.

La partita ha evidenziato non solo la potenza offensiva spagnola, ma anche la capacità di resistenza degli ungheresi, storici rivali e dominatori della pallanuoto mondiale.

A completare il podio, con un bronzo meritato, c’è la Grecia, che ha imposto una vittoria significativa sulla Serbia, detentrice del titolo olimpico.
Il risultato di 16-7 sottolinea l’evoluzione e il progresso della pallanuoto greca, che ha dimostrato di aver superato una fase di transizione e di essere tornata a competere ai vertici del panorama internazionale.
La sconfitta serba, seppur inaspettata, testimonia la crescente competitività del movimento pallanuotistico globale e la necessità per le squadre tradizionalmente dominanti di rinnovarsi e adattarsi ai nuovi schemi di gioco.
Questo mondiale di pallanuoto a Singapore ha offerto uno spettacolo di grande qualità tecnica e atletica, con partite che hanno tenuto con il fiato sospeso appassionati e addetti ai lavori.
Oltre alle medaglie assegnate, il torneo ha rappresentato un’occasione per osservare l’emergere di nuovi talenti e per confermare la crescita di squadre in forte ascesa, come la Grecia, che si sta affermando come una forza trainante della pallanuoto europea e mondiale.

Il settimo posto dell’Italia, sebbene non entusiasmante, lascia intravedere un futuro promettente, a patto che si investa nella formazione dei giovani e si continui a lavorare sulla tattica e sulla preparazione atletica.

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