Una serata di trionfo e passione ha illuminato il PalaDozza di Bologna, un’eco che risuonerà a lungo nella storia dello sport locale e nel panorama pugilistico internazionale.
Pamela Malvina Noutcho Sawa, atleta eccezionale e simbolo di dedizione, ha conquistato il titolo mondiale Ibo dei pesi leggeri, coronando un percorso costellato di impegno e sacrificio.
La vittoria, ottenuta ai punti contro l’esperta pugile argentina Karen Elizabeth Carabajal, non è solo un risultato sportivo, ma rappresenta un messaggio di resilienza e determinazione.
Noutcho Sawa, infermiera di professione e cuore pulsante della Bolognina Boxe, incarna l’armoniosa fusione tra la cura del corpo altrui e la disciplina ferrea necessaria per eccellere nel mondo della boxe.
La Carabajal, avversaria agguerrita e reduce da importanti successi, si è presentata al confronto come una sfidante temibile, con un background tecnico solido e un’esperienza significativa.
Il match, combattuto davanti a un pubblico di circa duemila appassionati, è stato un braccio di ferro tecnico e strategico, dove la precisione e la gestione del ritmo hanno fatto la differenza.
Noutcho Sawa ha dimostrato una notevole capacità di adattamento, contrastando efficacemente lo stile dell’avversaria e mettendo in mostra una preparazione atletica impeccabile.
La vittoria di Pamela va oltre il semplice trionfo sportivo.
È il culmine di un percorso formativo in cui l’etica professionale, la cura del prossimo e la rigorosa disciplina atletica si fondono in un’unica, potente forza.
La sua figura, umile e profondamente radicata nel territorio, rappresenta un modello per i giovani atleti e per tutti coloro che perseguono i propri sogni con costanza e passione.
La Bolognina Boxe, fucina di talenti e simbolo di integrazione sociale, ha visto in lei una campionessa non solo per il talento, ma anche per l’esempio che offre alla comunità.
Questo evento non segna un punto di arrivo, ma un nuovo inizio per Pamela Noutcho Sawa, che ora dovrà difendere il suo titolo e continuare a ispirare con la sua storia di determinazione e passione, un esempio luminoso di come lo sport possa essere un potente veicolo di crescita personale e di valorizzazione del territorio.
La città di Bologna festeggia una campionessa, un’orgoglio locale che ha portato il suo nome sul podio mondiale.







