La quarta tappa del Tour de France ha regalato uno spettacolo di rara intensità, un epilogo palpitante che ha consacrato Tadej Pogacar in una vittoria che si aggiunge al suo già impressionante palmarès. Conquistare Rouen, in un finale al cardiopace, ha rappresentato la centesima affermazione da professionista per lo sloveno, un traguardo significativo che testimonia la sua ineguagliabile costanza e talento. Questa vittoria, la diciottesima per lui alla Grand Boucle, non è stata un semplice trionfo, ma una dimostrazione di forza e strategia, orchestrata in una volata magistrale.Nonostante l’esito favorevole per Pogacar, la maglia gialla è rimasta saldamente addossata alle spalle di Mathieu van der Poel. La sua leadership, guadagnata con una performance eccezionale nelle prime tappe, è un segnale della sua versatilità e capacità di gestire la pressione. Van der Poel, con la sua potenza e abilità tecnica, ha saputo controllare la corsa, costringendo gli avversari a un gioco di logoramento continuo. La sua presenza in giallo rappresenta una minaccia costante per tutti i contendenti, e la sua capacità di rispondere agli attacchi sarà cruciale per la prosecuzione del Tour.L’intensità della tappa ha messo in luce la straordinaria competitività del gruppo, con una lotta serrata per ogni metro di terreno. I tre uomini al vertice – Pogacar, Van der Poel e gli altri protagonisti – si sono alternati in posizioni di vantaggio, creando un dinamismo che ha tenuto col fiato sospeso il pubblico. Ogni tentativo di fuga, ogni accelerazione improvvisa, è stata prontamente neutralizzata, mantenendo la corsa compressa e carica di tensione.La vittoria di Pogacar, pur se frutto di un’azione decisa nel finale, non va vista come una semplice affermazione individuale, ma come il culmine di una strategia di squadra meticolosamente pianificata. La sua squadra ha svolto un ruolo fondamentale nel controllare il ritmo della corsa, isolando i potenziali rivali e preparando il terreno per l’azione finale del leader. La capacità di lavorare in sinergia, di sacrificare gli interessi individuali per il bene del gruppo, è una caratteristica distintiva delle squadre di successo nel ciclismo.L’incertezza che aleggia sulla classifica generale rimane elevata. La lotta per la maglia gialla si prospetta avvincente, con Van der Poel che dovrà difendere il suo primato contro gli assalti di Pogacar e degli altri aspiranti. Il Tour de France è ancora lungo, e le montagne che attendono i ciclisti promettono emozioni intense e colpi di scena inattesi. La quarta tappa ha solo aperto il sipario su un’edizione che si preannuncia memorabile.