L’eco di un’era calcistica si affievolisce: Ivan Rakitić, l’abile centrocampista croato che ha incantato generazioni di tifosi con la sua tecnica raffinata e la sua visione di gioco, ha ufficializzato il suo ritiro dal calcio professionistico all’età di 37 anni. La decisione, annunciata con commozione e gratitudine, suggella una carriera straordinaria costellata di successi, passione e un legame profondo con i club che lo hanno accolto.La conclusione del percorso sportivo di Rakitić si materializza dopo un’ultima, significativa parentesi con l’Hajduk Spalato, la squadra che ha visto nascere il suo talento e che lo ha accolto a braccia aperte per un’ultima, intensa stagione. Questa scelta, che lo ha visto tornare alle radici, rappresenta una simbiosi emotiva e un omaggio al tifo croato, pubblico caloroso e appassionato che lo ha sempre sostenuto.La carriera di Rakitić è un racconto di resilienza e crescita, un viaggio che lo ha portato dalle umili origini, attraverso le giovanili del NK Osijek, fino all’apice del calcio europeo. La sua esperienza al Siviglia, dove ha contribuito a costruire una squadra capace di competere ai massimi livelli, rappresenta una pietra miliare. Il suo arrivo al Barcellona, nel 2014, ha segnato un ulteriore salto di qualità, permettendogli di esprimere appieno il suo talento sotto la guida di un allenatore visionario come Luis Enrique.Rakitić non è stato semplicemente un giocatore di talento: è stato un metronomo, un regista di centrocampo capace di dettare i tempi di gioco con precisione e intelligenza tattica. La sua abilità nel leggere le dinamiche di gioco, la sua visione periferica, la sua capacità di smarcarsi e di fornire assist illuminanti lo hanno reso un elemento imprescindibile in ogni squadra in cui ha militato. Ha contribuito in maniera decisiva a conquistare numerosi trofei, tra cui quattro titoli di campione di Spagna, quattro Coppe del Re, una Champions League e un Mondiale per Club.Ma al di là dei successi, Rakitić ha incarnato valori di lealtà, dedizione e umiltà. La sua professionalità, il suo spirito combattivo e la sua capacità di leadership lo hanno reso un punto di riferimento per i compagni di squadra e un esempio per i giovani calciatori. La sua presenza in campo era garanzia di impegno, sacrificio e passione.Il ritiro di Ivan Rakitić non segna una chiusura, ma piuttosto una trasformazione. Un capitolo si conclude, aprendo la strada a nuove sfide e nuove avventure. Il suo contributo al mondo del calcio, sia dentro che fuori dal campo, sarà ricordato a lungo, lasciando un’eredità di talento, passione e dedizione che continuerà a ispirare le generazioni future. L’uomo che ha vestito con orgoglio i colori di Croazia, Spagna e Brasile (con la nazionale brasiliana ha ottenuto la cittadinanza onoraria), lascia un vuoto incolmabile, ma lascia anche un’impronta indelebile nella storia del calcio.