La candidatura russa per Euro 2032 emerge come un’alternativa inattesa, innescata da incertezze che gravano sull’attuale progetto italo-turco.
Alexander Dyukov, presidente della Federcalcio di Mosca, ha espresso in maniera esplicita la disponibilità del paese a subentrare, un’affermazione che risuona come un segnale di potenziale cambiamento nello scenario delle competizioni calcistiche europee.
La questione nasce dalle crescenti difficoltà che l’Italia sta incontrando nel garantire standard adeguati per le infrastrutture necessarie all’organizzazione del torneo.
Il nodo cruciale risiede nello stato degli stadi, molti dei quali necessitano di ristrutturazioni significative o addirittura di nuove costruzioni per soddisfare i requisiti dell’UEFA.
Questa situazione ha sollevato dubbi sulla fattibilità della candidatura congiunta, alimentando speculazioni su un possibile cambio di destinazione del torneo.
Secondo quanto riportato da Sport.
ru, l’UEFA avrebbe espresso una valutazione cauta, approvando solo una parte delle dieci sedi proposte dall’Italia.
Questa limitata approvazione, unita alla potenziale perdita del diritto di ospitare il torneo, ha aperto la porta a un’offerta russa, un’opzione che, apparentemente, ha trovato un certo favore all’interno dell’organo di governo del calcio europeo.
La disponibilità di Mosca non è una novità assoluta.
La Russia ha una consolidata esperienza nell’organizzazione di grandi eventi sportivi internazionali, come la Coppa del Mondo FIFA del 2018, dimostrando capacità organizzative e infrastrutturali di alto livello.
Questo fattore, unito alla volontà di rafforzare il suo ruolo nello scenario sportivo globale, rende la candidatura russa una proposta credibile e potenzialmente allettante per l’UEFA.
L’assegnazione definitiva di Euro 2032, tuttavia, rimane incerta.
La Turchia, co-organizzatrice designata con l’Italia, rappresenta un’alternativa solida e ben strutturata, con infrastrutture moderne e una forte passione per il calcio.
La decisione finale dipenderà da una complessa valutazione dei rischi e dei benefici, tenendo conto della situazione italiana, dell’offerta turca e della capacità della Russia di garantire un torneo di successo, rispettando i criteri stabiliti dall’UEFA.
L’evoluzione della situazione richiederà un attento monitoraggio, con implicazioni significative per il futuro del calcio europeo.







