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mercoledì 5 Novembre 2025

Squalifiche, ammende e fumogeni: la Serie A a galla.

Il recente ciclo di partite della Serie A, scandito dall’impegno infrasettimanale, ha portato con sé non solo risultati sportivi, ma anche conseguenze disciplinari e sanzionatorie che interessano giocatori e società.
L’attenzione del giudice sportivo si è concentrata su episodi di condotta irregolare e comportamenti lesivi, traducendosi in squalifiche e pesanti ammende.
Tra i giocatori penalizzati, spicca la squalifica per una giornata di Mattia Viti, difensore della Fiorentina.
L’espulsione, maturata a seguito di due ammonizioni, evidenzia una gestione emotiva carente e un’eccessiva reattività nei confronti di un avversario, con ripercussioni immediate sulla disponibilità del giocatore per la prossima giornata di campionato.
Un errore, quello di Viti, che sottolinea la delicatezza del ruolo di difensore e l’importanza del controllo delle proprie azioni in campo, soprattutto in contesti di alta pressione.

Anche Adam Obert, centrocampista del Cagliari, dovrà osservare un turno di squalifica.

La sua posizione, già in bilico a causa della condizione di “diffidato”, è stata compromessa dall’ennesima ammonizione ricevuta durante la partita contro il Sassuolo.
Questo caso esemplifica come l’accumulo di cartellini gialli, anche se apparentemente minori, possa portare a conseguenze significative per la partecipazione alle partite.
La gestione della “diffida” rappresenta una sfida costante per i giocatori e lo staff tecnico, richiedendo una valutazione attenta e una strategia precisa per evitare squalifiche premature.
Sul fronte delle sanzioni pecuniarie, il Genoa si è visto infliggere una multa di 10.000 euro.

L’ammenda è una diretta conseguenza del comportamento irresponsabile di una frangia della tifoseria che, durante il match, ha lanciato numerosi fumogeni sul campo di gioco.

L’episodio ha costretto l’arbitro a interrompere la partita per diversi minuti, creando un disagio non solo per gli ufficiali di gara, ma anche per gli stessi giocatori e per il pubblico presente allo stadio.

Questa azione, oltre alla sanzione economica, riflette un problema più ampio legato alla sicurezza e alla gestione della passione calcistica, che spesso sfocia in comportamenti distruttivi e illegali.
La responsabilità, in questi casi, è condivisa tra la società, gli organi di polizia e i singoli individui, e richiede un intervento coordinato per garantire un ambiente sportivo sano e rispettoso delle regole.
La partita interrotta, l’immagine compromessa, l’ammenda salata: un prezzo alto da pagare per una manifesta mancanza di rispetto.

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