sabato 20 Settembre 2025
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Staffetta 4×100: contatto controverso e speranze di ricorso per l’Italia

L’attesa è palpabile attorno alla 4×100 maschile italiana ai Mondiali di Atletica Leggera a Tokyo, con un’ombra di incertezza che grava sulla competizione.

La staffetta, composta da Fausto Desalu, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Matteo Melluzzo, si ritrova ai margini della semifinale, relegata al sesto posto con un cronometro di 38.52, un tempo insufficiente per qualificarsi rispetto al 38.34 registrato dalla Francia, ultima squadra a strappare il pass.
Il risultato è direttamente connesso a un episodio controverso verificatosi durante le batterie: un contatto fisico tra Marcell Jacobs, durante il cambio con Lorenzo Patta, e il primo frazionista sudafricano che correva nella corsia adiacente.

L’impatto, seppur breve, ha compromesso la fluidità della corsa di Jacobs e, di conseguenza, l’andamento complessivo della performance italiana.

Questo evento solleva interrogativi sulla regolamentazione dei contatti durante le staffette, un aspetto cruciale in una disciplina dove millisecondi e la precisione dei cambi sono determinanti.

La giuria tecnica dovrà valutare attentamente l’episodio, esaminando filmati e testimonianze per stabilire se l’urto abbia influito in maniera significativa sull’esito della prova.
La decisione, basata sul ricorso presentato dal team italiano, potrebbe avere conseguenze importanti non solo per la rappresentativa azzurra, aprendo la porta a una possibile riammissione, ma anche per la comprensione più ampia delle dinamiche di gara e dell’interpretazione delle normative relative ai contatti fisici nelle staffette internazionali.
La vicenda trascende la semplice eliminazione di una squadra; pone l’accento sulla delicatezza dell’equilibrio tra competizione e rispetto delle regole, e sulla necessità di garantire a tutti i partecipanti un contesto di gara equo e trasparente.
La speranza è che la decisione finale possa restituire giustizia alla performance italiana e contribuire a rafforzare l’integrità dello sport.

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