L’attenzione mediatica si concentra giustamente sul tennis, con i trionfi di Sinner, Musetti, Paolini e Berrettini che accendono la passione degli appassionati. Tuttavia, l’atletica leggera, spesso relegata in secondo piano, sta vivendo un’epoca di straordinaria vitalità, un momento storico per i colori azzurri. La concentrazione di talenti emergenti e la consistenza dei risultati a livello internazionale non si erano mai registrati in precedenza, rappresentando un patrimonio sportivo e nazionale di inestimabile valore. Gianmarco Tamberi, icona indiscussa dell’atletica italiana, lo sottolinea alla vigilia del Golden Gala di Roma, evento che segnerà il suo ritorno alle competizioni dopo un periodo di riflessione. L’atmosfera che lo circonda è palpabile, carica di attesa e di un affetto profondo che rende difficile immaginare un suo addio. “I miei tifosi non sarebbero pronti al mio ritiro,” confida Tamberi, rivelando il peso emotivo che grava sulla sua decisione. La stagione 2024 si è rivelata una maratona senza sosta, un apice di performance che lo ha portato a interrogarsi sul futuro. “Forse ho raggiunto il picco della mia carriera,” ammette, ma il desiderio di continuare, alimentato dall’entusiasmo del pubblico, è un motore potente. I mesi successivi all’esperienza parigina sono stati fondamentali per disintossicarsi da una routine incessante, interrotta solo da un impegno totale verso la propria disciplina, un ritmo che non aveva precedenti nella sua lunga carriera. “Ho bisogno di fermarmi, di rigenerare, perché in tredici anni non mi ero mai concesso una vera pausa.” L’annuncio della paternità ha rappresentato una svolta cruciale, una luce che ha dissipato l’ombra del post-Parigi. “È un’emozione travolgente,” esprime con un sorriso, indicando come la gioia dell’attesa del bambino abbia placato le incertezze e riacceso la passione per la competizione. La prospettiva di diventare padre ha ridefinito le priorità, proiettandolo verso un futuro in cui la famiglia occuperà il centro della sua esistenza. “Già le devo tantissimo, e lei mi impegnerà tantissimo, ma voglio che sia al centro della mia vita. Vivo pensando a lei col sorriso.” Questa nuova dimensione personale non solo rafforza il legame con i suoi sostenitori, ma infonde anche una rinnovata motivazione per continuare a scrivere nuove pagine nella storia dell’atletica italiana. La sua figura, ora arricchita da questa nuova prospettiva, incarna l’unione tra l’eccellenza sportiva e la gioia della vita.