Un’inattesa e vibrante affermazione segna l’edizione 2024 delle 4 Ore del Nürburgring, un evento cruciale all’interno della Nürburgring Langstrecken-Serie (NLS).
Max Verstappen, dominatore assoluto della Formula 1 per quattro stagioni consecutive, si è imposto inaspettatamente al volante di una Ferrari 296 GT3, siglando una vittoria che trascende il mero risultato sportivo e si configura come una dichiarazione di versatilità e talento incondizionato.
L’impresa, realizzata nell’ambito della classe SP9, vede Verstappen affiancato da Chris Lulham, entrambi a bordo della vettura numero 31, frutto della meticolosa preparazione del team Emil Frey Racing. L’esito della competizione è stato un colpo di scena per il panorama delle corse endurance, un ambiente tradizionalmente dominato da specialisti e team dediti esclusivamente a questa disciplina.
L’irruzione di Verstappen, reduce da un campionato di F1 ad alta tensione, ha portato una ventata di freschezza e una dinamica competitiva inedita.
La 296 GT3, una vettura tecnologicamente avanzata che incarna l’innovazione Ferrari nel motorsport, ha dimostrato una notevole tenuta di affidabilità e prestazioni elevate, elementi cruciali in una gara di lunga durata come le 4 Ore del Nürburgring. La sua architettura ibrida, combinando un motore V6 biturbo con un sistema di propulsione elettrica, le ha conferito un vantaggio in termini di coppia e reattività, fattori determinanti in una pista tanto impegnativa come quella del Nürburgring, soprannominata affettuosamente la “Green Hell” per la sua complessità e le sue insidie.
La vittoria non si è limitata alla pura velocità.
Verstappen e Lulham hanno gestito la gara con una strategia impeccabile, alternando giri veloci a fasi di conservazione, tenendo sempre d’occhio il consumo di carburante e la pressione degli pneumatici.
La capacità di Verstappen di adattarsi rapidamente a un’auto diversa dalla monoposto di F1, interpretandone le peculiarità e sfruttandone al meglio il potenziale, è stata un fattore determinante.
La collaborazione con Lulham, pilota esperto nelle corse endurance, ha contribuito a creare un binomio efficace e competitivo.
Questa performance apre nuove prospettive per il futuro di Verstappen, suggerendo un interesse sempre maggiore verso il mondo delle corse turismo e, più in generale, verso discipline sportive che richiedono un approccio più versatile e poliedrico.
L’evento ha inoltre confermato la crescente popolarità della Nürburgring Langstrecken-Serie, capace di attrarre piloti di alto calibro e offrire uno spettacolo avvincente per il pubblico.
La vittoria di Verstappen, una Ferrari al trionfo in una competizione così prestigiosa, si configura come un capitolo indimenticabile nella storia delle corse endurance, un evento che resterà impresso nella memoria di appassionati e addetti ai lavori.