mercoledì 10 Settembre 2025
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Vingegaard domina la Vuelta: spettacolo e monito per gli avversari

La nona tappa della Vuelta a España ha regalato uno spettacolo intenso, segnando una giornata di dominio incontrastato per Jonas Vingegaard.
Il percorso, che collegava Alfaro all’imponente Estación de esquí de Valdezcaray per una distanza di 195,5 chilometri, presentava una sfida impegnativa, con un finale in quota che metteva a dura prova le gambe dei ciclisti.

Vingegaard, campione uscente del Tour de France e già due volte vincitore della prestigiosa corsa a tappe, ha dimostrato una volta ancora la sua eccezionale capacità di gestire le salite e di interpretare la corsa.
La sua vittoria non è stata un mero atto di forza, ma il frutto di una strategia attentamente studiata e di una condizione fisica ottimale.

L’azione decisiva si è manifestata a undici chilometri dal traguardo, quando il danese ha lanciato il suo primo attacco.

Solo Giulio Ciccone, con una tenace determinazione, è riuscito inizialmente a rimanere agganciato alla sua ruota, testimoniando la difficoltà insita nell’affrontare un uomo come Vingegaard in grado di erogare potenza a ritmi elevatissimi.
Tuttavia, la resistenza di Ciccone si è infranta di fronte a un secondo, implacabile allungo del danese, che ha rapidamente ampliato il divario, lasciando il gruppo inseguitore a lottare per recuperare.

Vingegaard, in questo frangente, ha mostrato una capacità di soffrire e di applicazione inusuali, consolidando la sua leadership e imponendo un ritmo insopportabile per gli avversari.

Allo sprint finale, Vingegaard ha tagliato il traguardo con un vantaggio considerevole, di 24 secondi sull’olimpionico della mountain bike Tom Pidcock, che si è classificato secondo, e sul portoghese Joao Almeida, giunto al terzo posto.

La sua vittoria non è stata solo un successo personale, ma anche un segnale forte per i suoi diretti rivali nella classifica generale, evidenziando la sua ambizione e la sua determinazione a conquistare la maglia rossa.

Giulio Ciccone, a dispetto della sua tenace risposta all’attacco iniziale, ha concluso la tappa al settimo posto, distanziato di 1’46 da Vingegaard, un divario che sottolinea l’entità del dominio danese in questa giornata cruciale della Vuelta.

La tappa si è configurata dunque come un monito per gli altri contendenti, che dovranno trovare nuove strategie per contrastare la potenza e la precisione di Jonas Vingegaard.

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