sabato 9 Agosto 2025
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Volley, Antropova: Sguardo al futuro, siamo pronti al Mondiale

L’orizzonte del volley italiano si proietta verso il Mondiale, un traguardo agognato che si avvicina con la stessa intensità con cui i suoi atleti si dedicano all’allenamento.
Ekaterina Antropova, pilastro della nazionale azzurra, durante la presentazione della campagna “La Pasta, integratore di felicità”, ha espresso il mantra che guida la squadra: un costante superamento, un’incessante focalizzazione sulle prossime sfide, lasciando alle spalle le vittorie e le sconfitte come tappe di un percorso in continua evoluzione.

“Non contempliamo il passato,” ha affermato Antropova, “il nostro sguardo è rivolto all’immediato, alla prossima partita, alla prossima opportunità di dimostrare il nostro valore.

” Questo approccio, che trascende la semplice preparazione atletica, incarna una filosofia di vita, un’attitudine mentale che permette di affrontare le pressioni e le aspettative con resilienza e determinazione.

La consapevolezza del momento – l’Italia si presenta al mondiale come una forza dominante – non induce in compiacenza, bensì stimola una maggiore attenzione e una preparazione ancora più accurata.

“Sappiamo di essere temuti, ma non sottovalutiamo nessuno,” ha sottolineato Antropova, evidenziando la necessità di una continua vigilanza e di un rispetto profondo per l’avversario.
La vittoria, infatti, non è un punto d’arrivo, ma uno stimolo a migliorare, a superare i propri limiti, a rendere ancora più arduo per l’avversario il compito di prevalere.

Al suo fianco, Carlotta Cambi ha promesso di onorare il campo con la stessa passione e l’energia che hanno contraddistinto la sua performance nell’anno precedente, sottolineando l’importanza di mantenere viva la fiamma della competizione, alimentata dalla voglia di eccellere e di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.
Un elemento cruciale, spesso trascurato, è la coesione del gruppo.
Anna Grey ha dipinto un quadro di armonia e collaborazione, smentendo l’immagine di un ambiente competitivo e conflittuale.
“Non ci sono rivalità,” ha dichiarato Grey, “siamo una squadra, uniti da un obiettivo comune.
” Questa solidarietà si manifesta in maniera tangibile, come ha osservato Antropova, nei momenti di cambiamento in campo, quando un’atleta viene sostituita e riceve il supporto e l’incoraggiamento delle compagne.
“Lo vediamo chiaramente,” ha concluso Antropova, “è un segno di profonda fiducia e collaborazione, un elemento fondamentale per il nostro successo.
” La vera forza della squadra, quindi, risiede non solo nella sua abilità atletica, ma anche nella sua capacità di creare un ambiente di supporto reciproco e di fiducia incondizionata.

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