giovedì 9 Ottobre 2025
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Volley, Antropova: Sguardo al futuro, siamo pronti al Mondiale

L’orizzonte del volley italiano si proietta verso il Mondiale, un traguardo agognato che si avvicina con la stessa intensità con cui i suoi atleti si dedicano all’allenamento.
Ekaterina Antropova, pilastro della nazionale azzurra, durante la presentazione della campagna “La Pasta, integratore di felicità”, ha espresso il mantra che guida la squadra: un costante superamento, un’incessante focalizzazione sulle prossime sfide, lasciando alle spalle le vittorie e le sconfitte come tappe di un percorso in continua evoluzione.

“Non contempliamo il passato,” ha affermato Antropova, “il nostro sguardo è rivolto all’immediato, alla prossima partita, alla prossima opportunità di dimostrare il nostro valore.

” Questo approccio, che trascende la semplice preparazione atletica, incarna una filosofia di vita, un’attitudine mentale che permette di affrontare le pressioni e le aspettative con resilienza e determinazione.

La consapevolezza del momento – l’Italia si presenta al mondiale come una forza dominante – non induce in compiacenza, bensì stimola una maggiore attenzione e una preparazione ancora più accurata.

“Sappiamo di essere temuti, ma non sottovalutiamo nessuno,” ha sottolineato Antropova, evidenziando la necessità di una continua vigilanza e di un rispetto profondo per l’avversario.
La vittoria, infatti, non è un punto d’arrivo, ma uno stimolo a migliorare, a superare i propri limiti, a rendere ancora più arduo per l’avversario il compito di prevalere.

Al suo fianco, Carlotta Cambi ha promesso di onorare il campo con la stessa passione e l’energia che hanno contraddistinto la sua performance nell’anno precedente, sottolineando l’importanza di mantenere viva la fiamma della competizione, alimentata dalla voglia di eccellere e di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.
Un elemento cruciale, spesso trascurato, è la coesione del gruppo.
Anna Grey ha dipinto un quadro di armonia e collaborazione, smentendo l’immagine di un ambiente competitivo e conflittuale.
“Non ci sono rivalità,” ha dichiarato Grey, “siamo una squadra, uniti da un obiettivo comune.
Questa solidarietà si manifesta in maniera tangibile, come ha osservato Antropova, nei momenti di cambiamento in campo, quando un’atleta viene sostituita e riceve il supporto e l’incoraggiamento delle compagne.
“Lo vediamo chiaramente,” ha concluso Antropova, “è un segno di profonda fiducia e collaborazione, un elemento fondamentale per il nostro successo.
” La vera forza della squadra, quindi, risiede non solo nella sua abilità atletica, ma anche nella sua capacità di creare un ambiente di supporto reciproco e di fiducia incondizionata.

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