05 gennaio 2025 – 19:45
La storia che si dipana tra le pieghe di una vera e propria spy story si snoda all’interno degli intricati meandri della produzione di biotecnologie destinate all’utilizzo da parte dei soldati della Nato e dell’esercito ucraino. Al centro di questo intricato intreccio troviamo la Human Brain Wave HBW, un’azienda con sede a Candiolo che ha brevettato un dispositivo rivoluzionario: un disgregatore di tessuti. Questo strumento innovativo rappresenta un vero e proprio kit di sopravvivenza progettato per situazioni estreme, come attacchi chimici o lesioni da combattimento, consentendo la ricostruzione e la rigenerazione dei tessuti attraverso l’applicazione della medicina rigenerativa. Si tratta praticamente di una sorta di “toppa biologica” in grado di prelevare un frammento di pelle da una parte del corpo e posizionarlo su una ferita, accelerando così il processo di guarigione.Dall’altra parte dello scacchiere giudiziario compare Armando Roggero, ex socio della HBW e attuale amministratore della CTSV, accusato di divulgazione di segreti industriali nonché di produzione e commercio illegale di beni fabbricati in violazione dei diritti di proprietà industriale. La situazione legale è complessa: a breve si terrà un processo con procedura abbreviata per Roggero. “Ci difenderemo in tribunale perché siamo fermamente convinti che non ci sia stata alcuna violazione delle norme vigenti. La perizia del tribunale stesso conferma la nostra innocenza”, dichiara l’avvocato Diogene Franzoso.In questo intricato scenario legale ed economico si intrecciano interessi contrastanti, segreti industriali e tecnologie d’avanguardia, delineando una vicenda dalle sfumature oscure e dai risvolti imprevedibili. Resta da vedere come si evolverà il processo nei confronti di Roggero e quali saranno le conseguenze sul futuro dell’azienda HBW e sulla reputazione dell’imputato. Una partita ad alto rischio dove la verità è nascosta tra le pieghe intricate della giustizia e dell’innovazione tecnologica.
