Stallo elezione giudici costituzionali mette a rischio stabilità istituzioni democratiche

Nella decima fumata nera che si è levata nell’Aula del Parlamento durante la seduta comune sul giudice costituzionale, si è registrato un’ennesimo stallo nella procedura di elezione. Non solo non è stato raggiunto il quorum previsto per l’elezione degli altri tre giudici, ma la maggioranza delle schede sono state consegnate in bianco, segno di una profonda incertezza e dissenso tra i membri dell’assemblea. Questo ennesimo fallimento nel tentativo di nominare i nuovi giudici costituzionali getta un’ombra di incertezza sul futuro del sistema giudiziario e sulla capacità dell’assemblea di trovare un accordo condiviso su una questione così cruciale. La mancanza di convergenza e le tensioni interne rischiano di compromettere l’integrità e l’efficacia della Corte costituzionale, mettendo a rischio il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche. È necessario superare gli interessi personali e partitici per garantire la stabilità e la credibilità del sistema giudiziario, fondamentale pilastro dello Stato di diritto.

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