Il Ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, si è espresso in merito alle celebrazioni della Festa della Liberazione nel contesto di un lutto nazionale. Il Consiglio dei Ministri ha infatti dichiarato lo stato di lutto nazionale per cinque giorni a partire dal 25 Aprile. Molte sono le domande sulle manifestazioni programmate: potranno tenersi come da tradizione? Sarà necessario adottare misure particolari o sarà sufficiente rispettare il clima di rispetto e commozione che pervade la nazione in questo periodo?Il Ministro Musumeci, chiamato a fornire una risposta chiara su queste questioni, ha ribadito l’importanza di ricordare gli eventi storici con un’appropriata cerimoniosità. La sua posizione è stata volta ad enfatizzare la necessità di mantenere uno stato d’animo serio e rispettoso durante le celebrazioni.La richiesta era per sapere se si sarebbero potute svolgere le abituali manifestazioni del 25 Aprile, giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, nel contesto di un periodo in cui il Paese è impegnato nella riflessione e nella commemorazione dei caduti.Secondo i dettami di rispetto per la memoria delle vittime della guerra e degli eventi storici che hanno segnato l’Italia, il Ministro Musumeci ha chiarito la sua posizione. La cerimonie possono essere effettuate ma con un’attenzione particolare nel mantenere un clima di decoro e rispetto per i caduti.Il Consiglio dei Ministri ha stabilito lo stato di lutto nazionale per cinque giorni, un momento in cui il Paese si raccoglie per ricordare le vittime della guerra. Nello stesso contesto, le celebrazioni del 25 Aprile saranno tenute nel rispetto e con un clima di decoro, come evidenziato dal Ministro Musumeci.Le cerimonie potranno essere celebrate, ma sarà essenziale il senso di sobrietà e rispetto che pervade l’Italia in questo momento di riflessione collettiva.
Stato d’animo serio e rispettoso per le celebrazioni del 25 Aprile
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