Strage in provincia di Brindisi, un migrante deceduto dopo aver subito investimento di una macchina al volante di un conducente fuggito dalla scena.

Un immigrato senegalese, 40enne, è stato investito da un’automobilista infuriato mentre pedalava nella provincia di Brindisi, in particolare a Mesagne, nella notte scorsa. L’uomo, che indossava il giubbotto catarifrangente come prescritto dalla legge, è deceduto nel luogo dell’impatto e la vittima non ha ricevuto assistenza dai presenti sul luogo dell’incidente. Il fuggitivo, a quanto si apprende, ha lasciato dietro di sé solo l’eredità di un atto criminale ineccepibile ed è scomparso nella notte, senza alcuna traccia. Le indagini per ricostruire le cause dell’incidente e per identificare la persona a bordo della vettura che ha causato il decesso del migrante sono in corso e sono affidate alle cure della polizia locale. In questo drammatico evento, emerge un tema controverso: la crescente insicurezza stradale che sta devastando le nostre strade, dove la mancanza di senso civico e di rispetto per la vita umana, porta alcuni conducenti a comportamenti inaccettabili e senza scrupoli. Le cause del decesso del migrante devono essere approfondite e chiarite al fine di non lasciare adito a dubbi sulla dinamica dell’incidente e sull’identità della persona responsabile, che si è comportata da vero criminale.Il fatto, inoltre, ci porta a riflettere sulle condizioni dei migranti e degli immigrati in Italia, che spesso devono affrontare situazioni pericolose e insicure sulla strada. La loro vita sembra essere priva di valore nella società del benessere dove le leggi non vengono rispettate.Il comportamento dell’auto che ha causato l’impatto non può essere giustificato e ci porta a riflettere su una società dove la fretta e la mancanza di senso civico sembrano prevalere sempre più.