Tajani: ‘La soluzione sarà raggiunta, Bardi rimarrà intoccato’

14 gennaio 2024 – 20:45

Il negoziato sulle elezioni regionali nel centrodestra sta subendo una svolta significativa, con possibili conseguenze anche in Basilicata. La trattativa per la scelta del candidato governatore in Sardegna potrebbe portare a un riequilibrio generale che coinvolge altre regioni che andranno al voto nei prossimi mesi. Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, scelto da Fratelli d’Italia, continua la sua campagna elettorale per la presidenza della Sardegna e insiste nell’invitare la Lega a sostenerlo, nonostante finora Matteo Salvini abbia ufficialmente spinto per la conferma del presidente uscente Christian Solinas. Quindi, Fratelli d’Italia attende le mosse di Salvini, che potrebbe lanciare un segnale nelle prossime ore: ha convocato il consiglio federale del partito a Milano domani pomeriggio “per fare il punto della situazione politica”. Uno degli elementi in discussione nel confronto tra gli alleati potrebbe essere la scelta del candidato in Basilicata. Forza Italia punta sull’uscente Vito Bardi, ma Lega e Fratelli d’Italia potrebbero richiedere un nome diverso, magari un esponente civico o di area. Il vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani oggi ha difeso “il suo” governatore: “Sono convinto che si troveranno accordi sulle candidature in tutte le regioni dove si vota”, ha detto Tajani, aggiungendo che Vito Bardi non è in discussione come candidato in Basilicata. Tajani ha elogiato le azioni di Bardi, sottolineando che in Basilicata non si paga il gas e l’acqua, cose che i cittadini lucani hanno apprezzato. Quindi, Bardi è intoccabile secondo Tajani. Queste parole non sono passate inosservate: “In Fratelli d’Italia non c’è alcuna intenzione di affossare Forza Italia”, ha commentato un esponente del partito di Giorgia Meloni a porte chiuse. Resta comunque da risolvere la questione della disparità tra le regioni che andranno al voto nei prossimi mesi: il partito più forte della coalizione, Fratelli d’Italia, ha due candidati, Truzzu in Sardegna e Marco Marsilio in Abruzzo. Al momento, la Lega, secondo partito, ha solo un candidato con la conferma di Donatella Tesei in Umbria. Forza Italia ne avrebbe invece due: oltre a Bardi, ci sarebbe l’uscente Alberto Cirio in Piemonte. In ogni caso, bisogna prima sciogliere il nodo della Sardegna. Gli alleati hanno la sensazione che spetti a Salvini decidere perché Solinas sarebbe disposto a fare un passo indietro come tutti si aspettavano nei giorni scorsi per aprire la strada al sostegno della Lega a Truzzu. C’è chi sostiene che il governatore avesse già considerato l’ipotesi di ritirarsi durante la riunione del centrodestra da cui è emerso il nome di Truzzu con il “no” della Lega e del Partito Sardo d’Azione. Al momento non sono in programma incontri tra i leader dei partiti, anche se inevitabilmente Martedì Meloni, Tajani e Salvini dovranno incontrarsi come premier e vicepremier, tutti seduti allo stesso tavolo per il consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Il tempo stringe. Le elezioni in Sardegna sono fissate per il 25 febbraio e i termini per la presentazione dei simboli scadono in queste ore. Entro mezzogiorno del 25 gennaio le liste con le candidature alla carica di presidente della Regione dovranno essere presentate ufficialmente insieme al programma politico. Al momento, oltre a Truzzu e all’ipotesi Solinas, c’è Alessandra Zedda che si candida come indipendente, ex vicepresidente della giunta Solinas con Forza Italia. Anche a lei, come alla Lega e al Partito Sardo d’Azione, Truzzu ha rivolto un appello all’unità: “Il tuo posto è

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