Nella notte a Belgrado, la tensione è palpabile mentre gruppi di studenti decidono di bloccare la sede della TV pubblica Rts nel cuore della capitale. L’azione inizia poco prima della mezzanotte e i dimostranti hanno annunciato che si protrarrà per ben 22 ore. Nonostante ciò, viene garantita la possibilità di uscire dall’edificio a chiunque vi sia all’interno, ma nessuno potrà entrare – questa è stata la ferma dichiarazione degli organizzatori. Quando un reparto di polizia arriva sul posto per facilitare il flusso dei dipendenti in uscita, viene attaccato e un agente finisce in ospedale con una ferita all’occhio. Al momento non si sono verificati altri incidenti significativi. Il presidente Aleksandar Vucic si precipita immediatamente in ospedale per visitare il poliziotto ferito e lancia un messaggio chiaro: “I violenti pensano di poter fare tutto impunemente. Ma non è così. Saranno chiamati a rispondere per ogni atto violento commesso”, scrive Vucic su Instagram. In segno di solidarietà con i colleghi di Belgrado, anche a Novi Sad gli studenti decidono di bloccare durante la notte gli accessi alla sede della Radiotelevisione della Voivodina (Rtv), scatenando così un’affluenza massiccia delle forze dell’ordine sul luogo.
Tensione a Belgrado: studenti bloccano la sede della TV pubblica per 22 ore
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