26 febbraio 2025 – 09:40
Un violento episodio di tentato omicidio ha scosso la tranquilla città di Como, quando un operaio tessile di 50 anni, originario della Tunisia ma residente da tempo nel capoluogo lombardo, è stato accusato di aver cercato di uccidere la propria moglie. La terribile vicenda si è consumata nella notte tra il 25 e il 26 gennaio scorsi, quando la donna insieme ai loro tre figli minori è stata soccorsa in casa nel quartiere di Breccia per un’incipiente intossicazione da monossido di carbonio.Dopo approfondite indagini durate quasi un mese, la Procura della Repubblica ha deciso di applicare all’uomo il braccialetto elettronico e di allontanarlo dalla dimora familiare. Il dramma ha avuto inizio con la denuncia della moglie, che riuscì a salvarsi solo grazie a un tempestivo trattamento in camera iperbarica, mentre i figli non necessitarono dello stesso intervento medico.Secondo quanto emerso dagli investigatori, sembra che l’uomo abbia acceso un braciere nella camera da letto non per riscaldare l’ambiente domestico ma con l’intento malvagio di vendicarsi della compagna, che la sera precedente gli aveva comunicato il desiderio di separarsi. Nonostante ciò sia stato lui stesso a chiamare i soccorsi, le prove raccolte hanno portato alla decisione di non detenerlo in carcere al momento.Questa tragica vicenda ha sconvolto la comunità locale e evidenziato l’importanza delle relazioni familiari e dei segnali premonitori che possono portare a gesti estremi. La giustizia dovrà fare piena luce su questo caso delicato e assicurare che vittime come la moglie siano protette e difese con fermezza.