Tifosi in lotta tra loro e colpi di pistola sparati sulla strada in una delle zone più turbolente di Milano.

La Dda di Milano, coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, ha aperto un’indagine per tentato omicidio e detenzione illegale di armi nell’agguato in via Imbriani. L’episodio è avvenuto ieri pomeriggio, nel quartiere nord-ovest della città, dove Luca Guerrini, un ultrà milanista legato a Luca Lucci, è stato bersagliato da tre colpi di pistola mentre era alla guida dell’auto. Fortunatamente, il 27enne non è rimasto ferito e ha potuto fuggire dal mezzo.L’inchiesta è collegata ad altre due indagini già in corso della Dda di Milano, relative alle curve del San Siro. Le prime ipotesi suggeriscono che l’agguato possa essere legato a una faida tra le diverse squadre dei tifosi milanisti.Nello stesso giorno dell’attentato, si svolgeva la prima udienza in aula bunker del processo abbreviato contro Luca Lucci, accusato di tentato omicidio per un precedente episodio nel 2019. Allo stesso processo era previsto l’ascolto delle deposizioni dei due ex tifosi dell’A.C. Milan, Enzo Anghinelli e Mauro Russo, quest’ultimo arrestato con altri sei soggetti nei giorni scorsi.La Dda di Milano sta conducendo la sua indagine per stabilire se Lucci sia il mandante dell’agguato in via Imbriani. Allo stesso tempo, le autorità stanno cercando di capire eventuali collegamenti tra l’episodio e i precedenti episodi di violenza e intimidazione che hanno coinvolto diverse curve del San Siro nel corso degli anni.Il caso è molto complesso e potrebbe avere ramificazioni ancora più profonde. La giustizia milanesi sta lavorando per identificare tutti gli individui coinvolti nell’agguato, ma il processo potrà essere lungo e difficile da risolvere.