lunedì 28 Luglio 2025
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Pomodoro da salsa: stagione incerta tra siccità e concorrenza cinese

La campagna pugliese del pomodoro da salsa si appresta ad affrontare una stagione carica di incertezze, segnata da una congiuntura sfavorevole che mette a dura prova la resilienza del settore agroalimentare italiano.
La provincia di Foggia, cuore pulsante della produzione nazionale – responsabile di quasi un quinto dell’intera resa – ha già subito un drastico calo stimato al 20% a causa della prolungata siccità, un sintomo evidente delle mutate condizioni climatiche che affliggono il territorio.
La leadership pugliese nel panorama della salsa “Made in Italy” nel Sud Italia è innegabile, concentrando quasi 18.
000 ettari di coltivazione, prevalentemente (84%) nella provincia di Foggia.

Questo ecosistema produttivo, composto da circa 3.

500 produttori che gestiscono una superficie media di 32.

000 ettari, si trova a fronteggiare una pressione duplice.

Da un lato, la scarsità idrica, elemento imprescindibile per la crescita delle piante e la qualità del frutto; dall’altro, la concorrenza sleale proveniente dalla Cina, un gigante agricolo che, pur mantenendo consumi interni limitati (intorno a 1 kg pro capite all’anno), riversa sul mercato internazionale volumi elevati a prezzi competitivi, destabilizzando i valori e compromettendo la sostenibilità economica degli operatori italiani.

Il contrasto è stridente se confrontato con i dati nazionali: 55 milioni di quintali prodotti in Italia su una superficie investita di 95.

000 ettari, a testimonianza della potenza e dell’organizzazione del settore.
Tuttavia, il prezzo praticato agli agricoltori – una cifra risibile tra i 15 e i 16 centesimi al chilo – e i ritardi nei pagamenti, aggravati dal timore di una crisi idrica imminente che renderà impossibile l’irrigazione con le dighe ormai quasi vuote, creano un clima di profonda incertezza e disaffezione.
Coldiretti Puglia sottolinea con forza la necessità di un intervento strutturale per salvaguardare le imprese agricole italiane, già provate dagli effetti dei cambiamenti climatici.

La proposta avanzata è quella di un sistema di etichettatura di origine obbligatorio a livello europeo, un baluardo contro la concorrenza agroalimentare di bassa qualità e un meccanismo per valorizzare l’eccellenza e la tracciabilità del prodotto italiano.
Questa iniziativa, promossa da Coldiretti attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare, mira a tutelare il consumatore, a proteggere i produttori e a promuovere la trasparenza nel mercato.
La possibilità di sottoscrivere la proposta è ampia, accessibile in tutti i mercati contadini di Campagna Amica, nelle sedi territoriali di Coldiretti e online, invitando i cittadini a unirsi in un impegno collettivo per la salvaguardia del patrimonio agroalimentare italiano.
La sfida è complessa, ma la risposta, attraverso la valorizzazione delle origini e la difesa della qualità, rappresenta un investimento nel futuro del settore e nel benessere dei consumatori.

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